commenta
Millésime

Moët & Chandon Grand Vintage Collection 1975: chapeau!

Ho avuto modo di parlare della linea Grand Vintage Collection di Moët & Chandon, in altre parole gli œnothèque della maison di Epernay. Torno sull’argomento per raccontare un altro...
di Alberto Lupetti

Moët & Chandon Grand Vintage Collection 1975Ho avuto modo di parlare della linea Grand Vintage Collection di Moët & Chandon, in altre parole gli œnothèque della maison di Epernay. Torno sull’argomento per raccontare un altro di questi eccezionali champagne, uno di quelli del secondo rilascio, però, avvenuto in concomitanza con il lancio del Grand Vintage 2002: i Collection 1992, 1982, 1975 e 1964.

Immagine di Benoît Gouez, chef des cave di Moët & Chandon
Benoît Gouez, l’abile chef des cave di Moët & Chandon, ha selezionato anche queste quattro annate di Collection, tra cui la 1975

Il 1992 lo trovate recensito sulla guida Grandi Champagne 2012, mentre in questa occasione vorrei raccontare del 1975, non prima di aver dato brevemente la parola allo chef de cave Benoît Gouez: “i Collection vengono selezionati già al momento del tiraggio e rifermentano con le bottiglie chiuse con il tappo di sughero. Maturano il medesimo periodo di tempo dei millesimati per così dire tradizionali e sono anche ‘remuati’ con questi, ma poi, anziché essere degorgiati, vengono lasciati ‘sur pointes’ fino al momento del successivo dégorgement, che potremmo definire ‘tardif’. Per il lancio di uno champagne cremoso come il Grand Vintage 2002 ho scelto queste quattro annate di Collection perché si caratterizzano anch’esse per la cremosità”.

Il Grand Vintage Collection 1975 è un assemblaggio di 70% di Pinot Noir e 30% di Chardonnay; dopo il dégorgement nel 2009 è stato dosato a 7,5 g/l.

bottiglie Moet Chandon in fermentazione
I Grand Vintage Collection rifermentano con le bottiglie chiuse con il tappo di sughero (bouchon liège) e, naturalmente, maturano più a lungo sui lieviti

Con champagne di questa età non bisogna avere fretta, così se accostando il naso al bicchiere all’inizio il vino sembra chiuso, basta aspettare un po’ perché si sveli un mondo meraviglioso fatto di soffuse dolcezze, fini ma nette tostature e un’anima di frutto rosso. Poi, a “coordinare” il tutto, ecco la classica mineralità pietrosa firma della maison. Anche se a sorprendere maggiormente è la freschezza, grandissima in assoluto, stupefacente per uno champagne di 36 anni! E la spiccata freschezza segna pure l’attacco in bocca, con il vino che si fa croccante a riproporre un frutto perfino tropicale nelle sue sfumature. Quindi ecco tornare anche la mineralità, tesa e asciutta, che dona progressione e dinamismo all’assaggio, fino al lunghissimo finale, ancora fruttato, ma anche delicatamente agrumato. L’ennesima conferma – come se ce fosse bisogno – delle capacità di questa grande maison, autentico simbolo dello champagne tutto.
Voto: 96-97/100 (magn.)

Gli champagne Moët & Chandon sono distribuiti in esclusiva da:
Moët-Hennessy Italia – tel. 02/6714111 – www.moethennessy.it

Suggerimenti a tema:

0 risposte a “Moët & Chandon Grand Vintage Collection 1975: chapeau!”

  1. Buonasera,
    sto, pian piano, leggendo tutti gli articoli arretrati di questo meraviglioso sito. Leggo cose a dir poco interessanti di questi Grand Vintage Collection di M&C così come dei Cave Privée di Veuve Clicquot ma come prezzi e reperibilità come siamo messi? Gli Oenotheque di Dom Perignon viaggiano su cifre molto importanti qui, mi pare di capire, dovremmo essere su livelli un po’ più umani, o sbaglio?

    PS
    Potrei suggerire, per il futuro, di indicare (anche in modo approssimativo) il livello di prezzo degli champagne che vengono raccontati (perché di vero e proprio racconto si tratta)?
    Grazie.

    • Buongiorno,
      sì, tanto il Vintage Collection di Moet quanto le Cave Privée di Veuve hanno prezzi ben più umani, soprattutto nelle annate non troppo vecchie. Nel caso dell’eccellente annata 1990, ad esempio, il primo si vendeva a poco più di 100 euro, il secondo si trova ancora sotto i 200. Però, l’argomento dei prezzi (per questo non amo troppo parlarne…) è piuttosto complicato perché le differenze sono tante, sia per via del ricarico applicato dalle varie enoteche e/o ristoranti, sia per via della provenienza delle bottiglie, che possono essere ufficiali, parallele o addirittura da Internet…

      • La ringrazio e capisco il discorso sui prezzi…
        Se posso vorrei chiederle un consiglio: vorrei fare un regalo particolare per il compleanno di una persona speciale ed avrei pensato ad un M&C Grand Vintage Collection 1964 (è il suo anno di nascita). E’ una bottiglia reperibile a Roma (o su internet)? Su che prezzi pensa la potrei trovare?

        La saluto.

        • Grandissima annata, la 1964, oggi non facile da reperire e, ammesso che si riesca, il prezzo non è certo contenuto. Ad esempio, a proposito della Grand Vintage Collection di Moet, le annate non troppo vecchie sono sì proposte a prezzi molto, molto interessanti, ma quando si inizia ad andare indietro al 1985 questi salgono inevitabilmente, anche perché lo champagne è spesso solo in magnum. Non a caso, tra le 4 annate di GVC che accompagnarono il lancio del Moet Grand Vintage 2002, la più vecchia era proprio la 1964, era esclusivamente in magnum e, purtroppo, in quantità limitatissima. Tanto che mi sembra che non arrivò neanche in Italia. Pertanto le consiglio di contattare Moet-Hennessy Italia per verificare un’eventuale possibilità di reperirla e, in caso di risposta negativa, di cercarla – fisicamente oppure via Internet – a Londra, il miglior mercato per le vecchie annate di champagne.

          • Grazie, ho già contattato Moet e pare non essere disponibile… Proverò a cercare on-line. Temevo che fosse disponibile solo in Magnum, se proprio non dovessi trovarla o se il prezzo fosse troppo alto mi orienterò su un altro regalo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.