commenta
Degustazioni

Guida Grandi Champagne: si profila una qualità media ancora più elevata

Proseguono le degustazioni della seconda edizione della guida Grandi Champagne, durante le quali abbiamo fatto idealmente tappa prima ad Aÿ con Deutz, per assaggiare tutta la gamma di...
di Alberto Lupetti

degustazione champagne per la guida 2014

Proseguono le degustazioni della seconda edizione della guida Grandi Champagne, durante le quali abbiamo fatto idealmente tappa prima ad Aÿ con Deutz, per assaggiare tutta la gamma di questa maison ritenuta “tra le sei più ‘serie’ in Francia”. Bello stile, valorizzato da una bollicina sempre finissima e giustamente legato all’annata. Molto interessante l’Extra Brut, a nostro avviso preferibile al noto Brut Classic da cui deriva, straordinari i rosé, tutti e tre, con la versione in rosa del William che si colloca autorevolmente nell’Olimpo. Quindi nei… “miti”. Di seguito, due battute catturate durante la degustazione a Daniele Tagliaferri e Luca Boccoli.

Dal villaggio Grand Cru dove ha sede Deutz percorriamo, sempre idealmente, la riva sinistra della Vallée de la Marne per raggiungere Villers-sous-Châtillon, dove ha sede l’RM Collard-Picard. Ne ho già parlato approfonditamente su questo sito, quindi in questa sede posso solo aggiungere che, durante la degustazione, è emerso come il lavoro di Olivier Collard sia davvero lodevole, con una netta crescita qualitativa dei sans année di anno in anno. Per questo, in guida le etichette di questo produttore saranno 4 contro le 2 della passata edizione e i giudizi… beh, saranno davvero una bella sorpresa. In proposito, non capisco come qualche talebano si spinga a dichiarare che gli eredi di René Collard ne abbiano distrutto la grande opera: prima di sparare a zero, i vini andrebbero assaggiati e magari si dovrebbero anche conoscere lo stesso produttore e la sua filosofia. Questo gusti personali a parte, ovviamente.

Insomma, prima di lasciare il posto alle parole di Alessandro Scorsone e ancora a Daniele Tagliaferri, posso dire che finora si sta prospettando una qualità media delle etichette assaggiate davvero molto, molto elevata. Certo, in molti casi l’annata 2008 (forse la migliore della decade) inizia a far sentire il proprio peso, ma, più in generale, sembra che in Champagne non dormano proprio sugli allori!

Suggerimenti a tema:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.