8 commenti
Non solo Champagne

Ferrari non sbaglia un colpo, neanche con il rosé!

Aspettavate la seconda puntata dei Consigli di viaggio in Champagne? Beh, ancora un attimo di pazienza e attendete fino a lunedi prossimo… Nel frattempo, vorrei tornare su un’eccellente...
di Alberto Lupetti

bottiglie spumante ferrari rosé

Aspettavate la seconda puntata dei Consigli di viaggio in Champagne? Beh, ancora un attimo di pazienza e attendete fino a lunedi prossimo… Nel frattempo, vorrei tornare su un’eccellente bollicina Made in Italy che mi sorprende ogni volta che mi capita di assaggiarla tanto è buona, sia essa solo Chardonnay o solo Pinot, bianca o rosata. Sto parlando di Ferrari, la bellissima realtà trentina guidata con bravura e tanta passione dalla famiglia Lunelli e che, a mio avviso, è stabilmente da anni sul gradino più alto del podio della bollicine italiane. Quindi, credo che alla fine dovrei anche smettere di sorprendermi…

Ruben Larentis
Ruben Larentis, lo “chef de cave” di Ferrari, ritratto proprio con grappoli di Pinot Noir: oltre che vero artista dello Chardonnay, Ruben si dimostra molto talentuoso anche con la nobile uva nera.

La categoria dei rosé, come ho detto più volte, è certamente affascinante, ma molto, molto difficile da fare bene e questo vale anche per la Champagne. Quindi, i rosé veramente buoni sono pochi Oltralpe e quasi mosche bianche qui in Italia. Tra queste, emerge con autorevolezza il rosato millesimato proprio di Ferrari, quindi quel Perlé Rosé del quale ho giù avuto modo di tessere le lodi. Ebbene, tra le nuove annate Ferrari non poteva mancare questa etichetta, che vado a raccontare, non prima di aver ricordato che l’annata 2007 nel Trento DOC è stata fresca e piuttosto regolare, per questo, nonostante la vendemmia anticipata, l’acidità è stata comunque buona così come il profilo aromatico delle uve. Uve tutte di proprietà, vinificate in rosa le nere, mentre, dopo l’assemblaggio e l’imbottigliamento, il vino ha maturato sui lieviti per cinque anni. Questo rosé è stato prodotto per la prima volta nel 1993.

bottiglia di ferrari perlè roséPerlé Rosé 2007
80% Pinot Noir in rosa, 20% Chardonnay
Naso molto accattivante, fresco, croccante, anche carnoso nella sua espressione fruttata, pervaso da fini tostature e, comunque, da una netta sensazione di spessore. Man mano, il fruttato, piccolo e rosso, si arricchisce di note di thè nero, agrumi e mineralità per un insieme veramente molto bello. Bocca ancora freschissima, ma pure insospettabilmente asciutta, tesa, sapida, gustosa, giocata prevalentemente su un agrume scuro che tende a portare il frutto rosso un po’ in secondo piano. Però rimane un vino completo perché pieno e profondo, fresco e molto gustoso, di lunghissima persistenza, con una bella bollicina fitta. Soprattutto, è un rosé degnissimo di questo nome. Anche se si attraversano le Alpi per… salire fino in Champagne.
Voto: 90/100

Sì, probabilmente l’altra volta sono stato un po’ troppo tirato nel punteggio, forse questo 2007 è anche più buono (equilibrato?) del 2006, fatto sta che stavolta mi son trovato di fronte a un eccellente rosé. Come ho detto all’inizio, la bontà dei vini Ferrari non dovrebbe più sorprendermi, però l’assaggio di questo rosé mi ha comunque e veramente colpito. Così, sono contento di averlo premiato senza se e senza ma: bottiglia consigliatissima!

www.cantineferrari.it

Suggerimenti a tema:

8 risposte a “Ferrari non sbaglia un colpo, neanche con il rosé!”

  1. Salve, concordo in pieno sulle considerazioni/valutazioni fatte sul Perlé Rosé ’07 che in occasione di un assaggio del dicembre scorso mi ero appuntato: “naso di grande finezza con note di fragoline di bosco e tostature in bella evidenza; ingresso in bocca quasi impetuoso, di grande stoffa…soddisfa in tutto…caspita è quasi perfetto già da ora chissà tra qualche anno!”
    Grande annata quindi la 2007 per il Pinot Noir trentino (aspettandone la conferma col Perlé Nero) mentre la 2006, a mio avviso, è stata strepitosa per lo Chardonnay (Perlé ’06 magnum è uno dei miei preferiti) e la riserva del fondatore GF fa ben sperare.

  2. Buona sera Sig.Lupetti complimenti per lo splendido lavoro e sottoscrivo che Ferrari NON sbaglia un colpo…. Approposito lei lo ha giá assaggiato il Giulio Ferrari collezione 95??? Grazie e complimenti sinceri

    • Grazie!
      Avevo provato la trilogia degli “RD” qualche anno fa, quindi ’92, ’93 e ’94, ma non ancora questo ’95 che ne rappresenta la continuità di linea. Sono molto curioso, quindi cercherò di assaggiarlo a breve. E raccontarlo qui sul sito…

  3. Buon pomeriggio, ho una bottiglia di ferrari perlè rosè 2008 tenuta bene, con sboccatura 2015, vorrei un suo parere in merito alla sua longevità attuale, credo che sia alla fine di un percorso, ma ancora godibile. lei cosa ne pensa?vorrei berla a breve. grazie, come sempre una sicurezza in materia.

    • L’ho assaggiato proprio un annetto fa insieme a Ruben Larentis… esatto, perfettamente godibile ma al limite, quindi mi concederei questa bellissima bottiglia. Già, perché in Ferrari con i rosé ci sanno proprio fare!
      Mi faccia sapere…

      • Grazie,come sempre ”presente” e disponibile. Ho stappato la bottiglia, togliendomi questa curiosità, come previsto e come da lei accennato,bevibile, però l’ho trovata al limite, o meglio un pò stanca”, forse a fine ”corsa”, mi passi il termine, Avessi avuto due bottiglie della stessa annata,avrei potuto confrontarle , ma forse aveva fatto il suo tempo . Grazie ancora, un punto di riferimento costante per chi ama il mondo delle bollicine metodo champenoise o metodo classico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.