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Cuvée de Prestige

Anteprima Pol Roger Cuvée Sir Winston Churchill 2002

Tra i grandi champagne, tra quei 7-8 che hanno contribuito a cristallizzare il mito (e renderlo inavvicinabile…) di questo vino d’eccezione, ma anche in grado di muoversi costantemente...
di Alberto Lupetti

Cuvée Sir Winston Churchill

Tra i grandi champagne, tra quei 7-8 che hanno contribuito a cristallizzare il mito (e renderlo inavvicinabile…) di questo vino d’eccezione, ma anche in grado di muoversi costantemente su livelli di assoluta eccellenza, figura a buon diritto la Cuvée Sir Winston Churchill, etichetta di punta di Pol Roger. Ho parlato recentemente del Sir Winston, del 2000 segnatamente, che ha confermato quanto appena detto anche e soprattutto in un’annata più di immagine che di sostanza. Ma ora questo grande champagne è pronto a esprimersi su livelli ancora maggiori, visto che a settembre arriverà nelle enoteche e nei migliori ristoranti quello targato 2002, quindi figlio di quella che è stata definita una grandissima annata. Vediamo un po’…

Winston Churchill e Odette Pol Roger
Winston Churchill con Odette Pol Roger, sua grande amica: l’essere fan di questi champagne lo portò anche ad avvicinarsi alla famiglia dei proprietari.

La Cuvée Sir Winston Churchill non va annoverata tra gli champagne storici; anzi, tra le cuvée de prestige è la più ‘giovane’. Nacque, infatti, solo con la vendemmia 1975, a 10 anni dalla morte del grande statista, per essere poi lanciata nel 1984 a Blenheim Palace (dove era nato Churchill). Inizialmente, quello champagne fu tirato solo in magnum e voleva essere un tributo al grand’uomo, legatissimo alla maison di Epernay grazie alla passione per i suoi champagne. A tal punto da diventare non solo amico personale di Odette Pol Roger, ma addirittura da chiamare uno dei suoi cavalli da corsa, quello che vinse il Black Prince Stakes a Kempton Park nel 1953, Pol Roger… Si pensava che questo apprezzamento per gli champagne Pol Roger risalisse agli anni ’20, esattamente a un pranzo offerto dall’ambasciatore inglese a Parigi nel 1928, invece nel 1992 furono ritrovati in archivio degli ordini di champagne Pol Roger da parte di Churchill risalenti addirittura al 1908 (una cassa di millesimato 1895 pagata novantasei scellini). Alla luce di tutto ciò, appare più che naturale che, alla morte di Churchill, la maison di Epernay decise di applicare una banda nera in segno di lutto su ogni bottiglia spedita nel Regno Unito. E, come detto, nel 1984, per celebrare il centenario della nascita del “grande uomo” e onorarne la memoria, lanciò una cuvée spéciale che portava il suo nome e ne ritraeva il profilo in etichetta, all’epoca nera.

primo acquisto di champagne Pol Roger di Churchill
La fattura del primo acquisto di champagne Pol Roger da parte dei Churchill, datata 1908.

Oggi la Cuvée Sir Winston Churchill rappresenta la massima espressione di Pol Roger, è prodotta solo nella annate ritenuta idonee per questa etichetta (soltanto 13 fino alla 2000 compresa), ma è anche l’unico champagne sul cui assemblage è mantenuto il più stretto riserbo. Si sa solo che è prodotto con Chardonnay e Pinot Noir, quest’ultimo prevalente (dovrebbe essere un 25/75 rispettivamente), e in maniera tale da “appagare Sir Winston”. E, per farlo, in Pol Roger cercarono di replicare lo stile di tre Millésime storici della maison, nonché particolarmente amati da Churchill: 1928, 1934 e 1947. Inoltre, per la nascita della Cuvée Sir Winston Churchill si scelsero vigneti Grand Cru antecedenti agli anni ’30, i più preziosi. È dunque uno champagne molto complesso, nonché “robusto, pieno e piuttosto maturo”. La rifermentazione avviene in piccoli tini di acciaio termoregolati con regolare svolgimento della malolattica, mentre, dopo l’imbottigliamento, la maturazione sui lieviti si protrae per non meno di 10 anni. Rémuage e habillage sono rigorosamente manuali.

la prima Cuvée Sir Winston Churchill
Il lancio della primissima Cuvée Sir Winston Churchill, il 6 giugno 1984. Al centro la figlia dello statista, Lady Soames, a destra Christian de Billy.

bottiglia champagne Cuvée Sir Winston ChurchillCuvée Sir Winston Churchill
Pinot Noir, Chardonnay
Il quattordicesimo Sir Winston della sua storia si offre al naso fittissimo, addirittura concentrato, molto “pinotteggiante” nel frutto, nella evidente componente di frutta secca, nell’intenso agrume scuro, nella fine mineralità che snellisce il tutto, oltre a  lievi spunti di panificazione. È uno champagne nobile, in ottemperanza al blasone dell’etichetta, ma anche giovanissimo. La bocca cambia registro, nel senso che il vino tradisce ancora la gioventù, ma si dimostra pure equilibratissimo, molto, molto elegante, finissimo nella bollicina, rotondo, levigato, gustoso, decisamente fresco, ma senza eccessi, ovvero con un’acidità giusta e perfettamente integrata. Completano il quadro i ritorni fruttati e minerali di inusitata lunghezza… Ecco, è proprio la fine e infinita lunghezza a sorprendere, al fianco di un’immediata piacevolezza di beva che definirei sorprendente per questa etichetta.
Voto: 96/100

Immagino la domanda: ma vale quanto il Sir Winston Churchill 2000? Oggi sì, ma ha senza dubbio un potenziale ben maggiore, quindi nel giro di qualche anno farà valere tutta la sua eccellenza. In questo momento, infatti, il 2000 sfodera una complessità, una profondità, finanche una cerebralità che conquistano, mentre questo 2002 è più improntato all’immediata godibilità, inusuale per questa etichetta, come ho detto. Ma… rimane un Grand vin de Champagne,  da far riposare rigorosamente in cantina perché diventi per tutti – e non solo per gli appassionati – uno dei tre migliori 2002

Gli champagne Pol Roger sono distribuiti in esclusiva da:
Heres, tel. 055/5341093, www.heres.it

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2 risposte a “Anteprima Pol Roger Cuvée Sir Winston Churchill 2002”

  1. Egregio Sig Lupetti, leggo i suoi articoli sempre con grande piacere, come ho avuto più volte modo di testimoniarle nei miei commenti. Ora visto, che si riferisce a questa splendida Cuvée come ad uno dei tre migliori Champagne targati 2002, sarebbe così gentile da indicarmi gli altri due? Sarei propenso ad indicare tra i più papabili candidati l’R.D. Di Bollinger e la Cuvée William Deutz di Deutz, ovviamente.
    In ogni caso gradirei conoscere la sua opinione.
    La ringrazio anticipatamente
    Giacomo.

    • Grazie!
      Di 2002 notevoli ce ne sono diversi… Per fare i due nomi, sì, direi l’R.D. e il Cristal, ma con qualche anno in più sulle spalle faranno sentire prepotentemente il loro peso anche DP e Krug.

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