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Cuvée de Prestige

Champagne Vilmart e lo strepitoso Cœur de Cuvée 2008!

Ho avuto modo di dire più volte che ritengo Laurent Champs (alias Vilmart) uno dei produttori in assoluto più interessanti. No, meglio: uno dei migliori. Così, ogni volta...
di Alberto Lupetti

champagne Vilmart Cœur de cuvée 2008

Ho avuto modo di dire più volte che ritengo Laurent Champs (alias Vilmart) uno dei produttori in assoluto più interessanti. No, meglio: uno dei migliori. Così, ogni volta che riesco, passo a trovarlo, anche solo per un saluto. Stavolta (la scorsa settimana) sono letteralmente piombato, insieme a Vania e, per l’occasione, anche Thomas Rossi, a Rilly-la-Montagne mentre andavamo a Chigny, proprio per salutare Laurent, che, nonostante dovesse scappare a Parigi, si è fermato con noi una mezz’oretta. Chiedendoci, naturalmente, cosa volessimo assaggiare. Non volendolo disturbare più di tanto, gli ho detto. “una cosa sola, il Cœur de Cuvée, che mi hai detto recentemente essere uscito anche come 2008!”. Detto, fatto. E… accidenti!

Cantina champagne Vilmart
Una delle due bellissime cantine di Vilmart. Le botti sono riservate ai sans année, le barrique (da 228 l) ai millesimati.

Il Cœur de Cuvée è lo champagne di punta di Vilmart, una sorta di versione estremizzata (nelle uve, nella selezione del mosto e nella maturazione sui lieviti) dell’ottimo Grand Cellier d’Or. Infatti, le uve sono quelle delle vigne più vecchie (oltre 55 anni) della zona di ‘Blanches Voies’, la fermentazione avviene in barrique di Borgogna (228 litri) usate, ma del solo cœur de cuvée, quindi circa 1.400 litri su 2.050. I vini, poi, non svolgono la malolattica, rimangono in legno una decina di mesi per l’élevage, quindi seguono il tiraggio, sei anni sui lieviti e un dosaggio a 8 g/l. Ma, dopo quest’ultima operazione, le bottiglie tornano a riposare in cantina, non meno di sei mesi. L’unico problema di questo champagne è che è prodotto in sole 5.000 bottiglie… In proposito, Laurent ci ha confessato che a luglio aveva in stock, per la vendita, 4.000 bottiglie di Cœur de Cuvée 2008 e il 2 settembre ne aveva già solo 2.000 rimaste, considerando che ad agosto c’è stata la chiusura estiva!

Per quanto riguarda la 2008, invece, è stata un’annata classica per la Champagne, come non se ne vedevano dagli anni ’90, visti i valori di alcol potenziale e acidità (rispettivamente 9,6° e 8,7 g/l in media) ben bilanciati tra loro e, guarda caso, simili alla 1995 nonché molti vicini alla 1988… A mio avviso, la miglior annata degli anni 2000 mai vista finora.

Retroetichetta champagne Vilmart 2008
Da qualche anno, Laurent ha preso la ‘buona abitudine’ di riportare sia l’assemblaggio, sia la data di dégorgement in controetichetta. Curioso l’esemplare assaggiato, proveniente da un lotto destinato al mercato americano…

Cœur de cuvée 2008

Bottiglia di champagne Vilmart Cœur de cuvée 200820% Pinot Noir, 80% Chardonnay
dég. mag. 2015 – Metti il naso nel bicchiere e ti viene subito in mente l’idea di uno champagne brillante, cristallino, freschissimo, addirittura energico. Come accaduto con degustazioni passate di questa etichetta (anche se con altre annate, ovviamente), l’espressione olfattiva non appare così articolata perché lo champagne è talmente concentrato, incapsulato in questa energia, da limitarsi nell’espressività, da giovane ovviamente. Ciò nonostante, si avvertono le grassezze, gli agrumi che ricordano naturalmente la forte componente di Chardonnay, il legno, che però stavolta non contribuisce alla sensazione di grassezza, bensì apporta spezie e concretezza. Ma la cosa più importante è che questo champagne si propone con un bilanciamento perfetto, nel senso che nessun aspetto sembra prevalere sugli altri, e per questo è anche estremamente elegante. L’attacco in bocca è segnato da una gran bella bollicina, ma anche da una gran potenza. Già, l’acidità, figlia naturale dell’annata, è travolgente e il vino deve ancora assorbirla: non ricordavo una simile acidità dagli anni ’80, o… dal 1996. È un’acidità, però, non brutale, ma capace di portare con sé agrumi e mineralità, rendere prorompente lo sviluppo, pertanto finisce per donare tensione e una bellissima distensione. Di una lunghezza incredibile il finale, tra note di craie, ritorni agrumati e spunti di cenere. E che bevibilità! Insomma, un grande, grandissimo champagne che ora ha ancora bisogno di bottiglia, ma tra qualche anno sarà… da cappottarsi!
Voto: 97/100

Laurent Champs
Laurent Champs, dal 1990 alla guida della maison di famiglia dopo aver ricevuto il testimone dal papà René. L’ho detto, ridetto e lo ripeto: è uno dei più grandi produttori di champagne in assoluto.

Visto il livello di questo 2008 e la straordinaria capacità di migliorare con il tempo proprio di questa etichetta, non oso immaginare cosa potrà essere, tra otto anni, il Cœur de Cuvée 2016. Ops, 2016? Già, perché, con nostra somma sorpresa, Laurent Champagne ci ha detto che la 2016 è stata la migliore vendemmia che abbia mai fatto e, al contempo, ci ha mostrato le foto delle uve in cassetta, semplicemente strepitose, al punto che sembravano addirittura finte, di plastica, tanto erano, appunto, perfette!

Vedremo, intanto godiamoci questo 2008 perché ne vale veramente la pena, come avrete capito…

Gli champagne Vilmart sono distribuiti in esclusiva da:
Teatro del Vino – tel. 055/8811394 – www.teatrodelvino.it

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6 risposte a “Champagne Vilmart e lo strepitoso Cœur de Cuvée 2008!”

  1. Buongiorno Alberto,
    a fronte dell’ottima recensione su questo vino e del punteggio alto assegnatogli, ho provveduto ad acquistare 2 bottiglie del 2008, dopo averne già acquistate due del 2007.
    Sarei curioso di leggere una Sua nuova recensione sullo stesso vino a distanza di un paio d’anni per vedere come è evoluto.
    Magari mi accontenterà, no?
    Saluti

    • Con piacere! Almeno lo spero…
      L’anno prossimo ho in programma una verticale con Laurent Champs, ma, ovviamente, sarà ancora presto per il 2008.
      Sappia che ho visto Laurent tre giorni fa e mi ha aperto un 1998: che dirle… spettacolare!
      Cari saluti

      • Buongiorno Alberto, qui il tempo vola ed, a distanza di quasi 2 anni e mezzo, torno a chiederle se di recente ha avuto modo (o avrà modo a breve) di riassaggiare il Cœur de Cuvée 2008 e come l’ha trovato… E’ migliorato rispetto alla recensione (come dovrebbe essere, data l’annata) e che punteggio gli assegnerebbe?
        Le annate 2007 e 2009 sono già pronte o è meglio pazientare ancora un po’? Io non ho alcuna fretta,posto che di vini pronti da bere ne ho in abbondanza, ma la curiosità…

        • No, non ancora. ma ho riassaggiato un Grand Cellier d’Or 2008 ed era a dir poco splendido! Quindi…

  2. Buongiorno Alberto,
    sarei davvero curioso di sapere cosa ne pensa del Coeur de Cuvée 2009… sarà recensito in guida? E’ già più pronto del 2008 da bere o va atteso a lungo anche il 2009?
    Saluti

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