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Cuvée de Prestige

Bollinger Vieilles Vignes Françaises: ancora tu…

…ma non dovevamo non vederci più? Così Lucio Battisti in una celeberrima canzone che, per fortuna, non vorrei proprio si applicasse al sottoscritto! Infatti, eccomi incrociare fortunatamente ancora...
di Alberto Lupetti

Bollinger Vieilles Vignes Françaises 2000

ma non dovevamo non vederci più? Così Lucio Battisti in una celeberrima canzone che, per fortuna, non vorrei proprio si applicasse al sottoscritto! Infatti, eccomi incrociare fortunatamente ancora una volta questo champagne d’eccezione, giustamente mitico e mitizzato. Anticipo che la nuova annata 2006 del Vieilles Vignes Françaises sarà nella nuova edizione (2018-19) della guida Grandi Champagne, mentre nel corso della mia ultimissima visita da Bollinger è stata la volta del 2000. Inaspettatamente. Infatti, ero d’accordo con lo chef de cave Gilles Descôtes di assaggiare 2-3 annate un po’ più vecchie di La Grande Année, invece lui si è preso la libertà di farci (con me erano presenti Federico Angelini e Amedeo Pasquino, il grande appassionato Marcello Bergonzini e, per l’occasione, pure Fabrice Gass, oramai star del panorama champenoise, per buona pace di qualche babbeo che insiste a polemizzare su questo piccolo produttore) un regalo al termine della degustazione e stappare un’inattesa bottiglia di VVF 2000: grazie Gilles!

Fabrice Gass
Un momento della degustazione, con Fabrice Gass (ovvero Champagne Alexandre Filaine), che da Bollingeer c’ha lavorato ben 27 anni, e lo chef de cave Gilles Descôtes che, oltre che bravo, si è dimostrato… generosissimo!

Delle vecchie annate di La Grande Année parlerò in un’altra occasione, mentre qui ricorderò brevemente cosa è il Vieilles Vignes Françaises, visto che ho avuto modo di parlarne più volte su questo sito. Innanzitutto, non è uno champagne pre-filossera. Nasce da due piccoli vigneti con piante clonate da altre pre-fillossera, questo sì, allevate come si faceva una volta, quindi en foule e per propagazione, con una densità di circa 30.000 piedi/ettaro. Questi due ‘vignetini’ sono caratterizzati da basa resa (il 30% in meno della media champenoise), straordinaria concentrazione negli acini e maturazione anticipata, al punto che nel 2013 Bollinger dovette chiedere al CIVC il permesso di vendemmiare in anticipo! Poi la vinificazione avviene in legno (barrique e pipe vecchie fino a 30 anni), dove il vino rimane circa 7 mesi e svolge la malolattica. Seguono il tiraggio con il tappo di sughero (bouchon liège) e circa 9 anni sui lieviti prima che i 7 dégorgeur della maison procedano all’operazione, rigorosamente manuale, anche se, da qualche tempo, con l’ausilio della ghiacciatura del collo. La produzione, infine, si attesta sulle 3.000-3.500 bottiglie, quindi poco più dello 0,1% dell’intera produzione Bollinger!

Degustazione Bollinger
La degustazione della giornata: il VVF 2000 ha rappresentato la trionfale conclusione.

 

Vieilles Vignes Françaises 2000

Bollinger Vieilles Vignes Françaises 2000100% Pinot Noir
Naso nobile e fitto, fresco, scuro senza essere immanente, pieno senza essere impenetrabile, suadente, nettamente floreale (mughetto), molto minerale (scoglio), con note di crosta di pane, di spezie, anche di torrefazione, di pasticceria, in un insieme profondo, avvolgente, tremendamente affascinante. E, man mano, ecco uscire quella che per Fabrice Gass è la più netta caratteristica di questo champagne: le note di frutti rossi fino al cassis. Insomma, già al naso ti prende e ti conquista. Bocca luminosa, integra e integrata, cremosa, anzi vellutata e fresca allo stesso tempo, concentrata ma mai pesante, giocata sui toni dell’arancia rossa dopo l’attacco di pasticceria, per poi svilupparsi secca, pulita, sapida, anche piccantina di pepe. Grandissimo champagne, potente, autorevole, complesso e sofisticato. A dispetto dell’annata…
Voto: 97/100

Tappo Bollinger Vieilles Vignes Françaises 2000

Di Vieilles Vignes Françaises 2000 furono prodotte ben 5.067 bottiglie, ma… all’epoca i vigneti in produzione erano tre, quindi compreso quel ‘Croix Rouge’ tra Bouzy e Luvois che fu poi attaccato dalla fillossera nel 2003… A ogni modo si tratta di un’annata che, a dispetto delle caratteristiche della stessa, si colloca tra le migliori di questa etichetta.

Gli champagne Bollinger sono distribuiti in esclusiva da:
Meregalli – tel. 039/2301980 – www.meregalli.it

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2 risposte a “Bollinger Vieilles Vignes Françaises: ancora tu…”

  1. salve ho una bottiglia di krug vorrei valutare, non riesco a vedere di che hanno ha. Ha un etichetta esagonale, ed è in una scatola rossa con riferimenti alla regina elisabetta. Forze potrei inviare le foto ad un indirizzo mail vostro per capire il valore della bottiglia

    • Si tratta di una Grande Cuvée di due edizioni antecedenti l’attuale. Pertanto, il prezzo è il linea con il valore di mercato dell’atele: sui 150 euro. Se perfettamente conservata, ovviamente.

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