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Consigli flash: Charles Heidsieck Brut Réserve

Ancora poco conosciuto in Italia (così come la stessa maison…), all’estero, invece, questo champagne gode di una solidissima reputazione. Creato da Daniel Thibault nel 1985, evoluto da Régis Camus...
di Alberto Lupetti

charles heidsieck brut reserve

Ancora poco conosciuto in Italia (così come la stessa maison…), all’estero, invece, questo champagne gode di una solidissima reputazione. Creato da Daniel Thibault nel 1985, evoluto da Régis Camus nel 2007 e oggi curato da Cyril Brun, è uno champagne eccezionalmente piacevole e lo è per tutti, da chi si accosta in maniera estemporanea allo champagne al grande appassionato. E anche nel suo ultimissimo tiraggio, quello presente ora sul mercato, basato sulla vendemmia 2010, non delude certo ma, anzi, conferma la sua ambizione al gradino più alto del podio della categoria. Classico assemblage champenoise, vanta una lunga maturazione sui lieviti che gli dona profondità, complessità, ma senza venire mai meno a quel suo carattere fatto di scattante energia e cremosità allo stesso tempo, il suo essere brillante e sofisticato, sempre e assolutamente champagne. Pensateci per brindare il 31 dicembre, ma anche… per tutti i giorni. O quasi. Sui 45 euro.

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14 risposte a “Consigli flash: Charles Heidsieck Brut Réserve”

  1. Alberto buongiorno.
    Ho appena acquistato 3 bottiglie di Brut C. H. e, diversamente dalle altre bottiglie che ho già in cantina, non è riportato l’anno della vendemmia bensì la scritta “mise en crayéres en 2009”. Vuol dire che l’annata è la 2008?
    Possibile, con degorgement 2017?
    La cosa un pochino mi sorprende, posto che altre bottiglie di Brut C.H. che ho in cantina, recano l’annata 2008 e il degorgement nel 2014, ma sono in cantina da tre anni!
    Se effettivamente l’annata base fosse la 2008, mi farebbe davvero piacere perchè l’ho trovata eccellente (peraltro, con oltre 8 anni sui lieviti, sarà ancor meglio!), però mi fa strano che non sia in commercio un’annata più recente, tipo la 2012…
    Parliamo, oltretutto, di bottiglie appena arrivate in enoteca.

    • Esatto! In controetichetta c’è l’anno di tiraggio, quindi se 2008 c’è il 60% di vini del 2008, se 2008 c’è il 60% di vini del 2007. Ed è anche giusto, ancorché sorprendente, il lunghissimo periodo di permanenza sui lieviti. Così si trovano bottiglie che hanno passato 4, 5, 6 o anche più anni sui lieviti! Purtroppo, in furto non sarà più così: stanno razionalizzando la produzione è si arriverà sui 4 anni di media. Quindi il super invecchiamento lo faremo noi nelle nostre cantine…
      Il Brut Réserve di Charles è un eccellente champagne, tra i migliori della sua categoria, e meriterebbe maggiore considerazione in Italia!

    • Paradossalmente… anche meno. Nel caso del base 2012, ad esempio, la magnum è uscita quasi un anno prima della bottiglia. Non è una regola, attenzione, però, proprio per questo, allo stato attuale non c’è un linea di condotta specifica.
      Solitamente, quindi parlo di cosa fanno altri produttori, la magnum esce un anno più tardi.

      • Quindi mi verrebbe da dire: meglio Roederer in magnum e C. H. in bottiglia singola!
        Senza farlo apposta, è proprio quello che ho in cantina: alcune magnum di Roederer e diverse bottiglie singole di C.H., oltretutto con base 2008.
        Devo dire, però, che questo fatto delle magnum di C.H. che passano meno o lo stesso tempo sui lieviti, rispetto alle bottiglie singole, mi sorprende e non poco!

        • Nel suo caso penso che non poteva andarle meglio…
          Comunque, consideri che oggi le magnum di CH sul mercato sono base 2012, quindi se lei ha diverse base 2008, una se la può concedere. Vedrà… 😉

  2. Sinceramente mi turba un po’…..
    Mi dispiace apprendere che una cantina come C.H. a cui sono molto affezionato non abbia delle linee più precise!!!
    Addirittura far uscire prima le magnum delle bottiglie normali non me lo sarei mai aspettato!!!
    Secondo lei non sarebbe meglio farlo riposare più a lungo in formato magnum?

    • Amo la maison Charles Heidsieck, ma la cosa non mi preoccupa. E le spiego. In passato, la gestione dello stock è stata un po’ confusionaria, quindi si trovavano bottiglie di 4, di 5 anche di 6 anni (sui lieviti), ma molte meno magnum, il che ha costretto, per soddisfare il mercato, di fare uscire prima questi formati. Da un paio di anni è in corso un’attenta razionalizzazione dello stock, proprio per arrivare ad avere un uniforme (3-4 anni) periodo di maturazione delle bottiglie e, magari, far uscire la corrispondente magnum più tardi.
      Quindi, se lei ha delle magnum di Brut Réserve, le faccia maturare nella sua cantina. Poi, ne sono sicuro, mi ringrazierà…

    • Buonasera Carlo,
      per quel che vale l’esperienza personale, ho goduto come un riccio stappando la base 2008 di ch, sboccate nel 2017… fantastiche, non ne trovo più.
      Ora ho il base 2012, stesso tiraggio e sboccatura che sulla magnum…
      Devo ammettere che rimpiango “il casino” che han voluto razionalizzare, ma rimango speranzoso ci possano comunque essere tempi di affinamento differenti sulle future bottiglie

      Alla fine un ch 8 anni sui lieviti per 30€ è una bevuta sontuosa, comunque buona con 5

      • A settembre, in un ristorante dei Reims, avevano proso le base 2008. Presa una bottiglia: fantastica!
        Effettivamente, i 5 anni sui lieviti rappresentano l’optimum per il Brut Réserve di CH, vediamo cosa farà il futuro Cyril, lo chef de cave, con tre anni ma una parte di legno…

  3. Buonasera,
    ho appena acquistato fra le altre una bottiglia di CH ; le volevo chiedere con quali piatti si può abbinare .

    Grazie e complimenti ancora per la guida “Grandi Champagne “ 20/21 che mi ha svelato alcuni champagne veramente ottimo.

    • Non mi dice di quale Charles Heidsieck si tratta… Comunque, in Grandi Champagne 2020-21 ogni champagne ha un consiglio di abbinamento!

  4. Buonasera Alberto,
    oggi abbiamo aperto un Brut Reserve acquistato non troppo recentemente…
    Tiraggio 2008 e degorgement 2015…dopo una poco entusiasmante e taciturna stappatura, il vino si è rivelato nel bicchiere con un magnifico perlage persistente, e con un altrettanto intenso colore…
    Buonissimo, ennesima conferma di questo ottimo, e mai abbastanza conosciuto, champagne, che a cinque anni dalla abboccatura ci ha regalato un piacere guastativo comparabile con bottiglie ben più costose!!

    • Ben 7 anni sui lieviti e 5 anni dal dégorgement! Un piccolo capolavoro… Visti i tempi, ci sta che si sia concesso dopo un minimo di attesa.
      Esatto, un grande champagne che tiene testa ad altri in teoria più blasonati.

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