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Rosé

Charles Heidsieck: arriva il nuovo rosé millesimato! Con non poche sorprese…

Anno importante il 2018 per Charles Heidsieck. Innanzitutto, dopo una lunghissima attesa, ha finalmente debuttato il nuovo (2004) Blanc des Millénaires, che avete trovato in anteprima in Grandi...
di Alberto Lupetti

Charles Heidsieck Rose Réserve 2005

Anno importante il 2018 per Charles Heidsieck. Innanzitutto, dopo una lunghissima attesa, ha finalmente debuttato il nuovo (2004) Blanc des Millénaires, che avete trovato in anteprima in Grandi Champagne 2018-19, poi, sempre a tema Chardonnay, esordirà a breve un inedito blanc de blancs non millesimato, ma non è ancora finita, perché sta arrivando sul mercato pure la nuova annata di rosé, il millesimato intendo (ma è appena giunto in pista anche il Rosé Réserve base vendemmia 2012 e – credetemi! – è a dir poco strepitoso! Lo valuto agevolmente 92/100…). Però, a proposito del Rosé Millésime, anche questo è stato particolarmente atteso dagli appassionati, come peraltro avvenuto con il precedente (2006), che arrivò dopo una lunghissima permanenza del 1999, interlocutorio al debutto, semplicemente eccezionale alla fine della sua carriera. Invece, con il 2006 è avvenuto esattamente il contrario: subito coinvolgente, un po’ troppo ‘morbido’ oggi, gourmand direbbero Oltralpe. D’altronde è questa la caratteristica dell’annata…

La controetichetta del Rosé Réserve
La controetichetta del Rosé Réserve che sta arrivando sul mercato, dalla quale scopriamo non solo che lo champagne ha maturato ben quattro anni sui lieviti, ma anche che è frutto in buona parte dell’annata 2012. Beh, è buonissimo e fa perfettamente il paio con il Rosé Millésime 2005, all’insegna di… un grande 2018 in rosa per Charles!
Stephen Leroux e Cyril Brun
I registi della rinascita di Charles Heidsieck, il Directuer Général Stephen Leroux e lo chef de cave Cyril Brun: se continueranno sul solco appena tracciato, beh, ci sarà da divertirsi!

Questa premessa ci porta a conoscere la nuova annata del Rosé Millésime di Charles Heidsieck e quale pensate che sia? La 2007? La 2008? Invece no, perché si tratta della 2005! Devo dire che quest’inverno, quando me lo rivelò in anteprima lo chef de cave Cyril Brun, rimasi stupito. Mi sarei aspettato anch’io il 2008, forse anche il 2007 (vista la simmetria in Piper con l’inedita Rare Rosé…), ma proprio non potevo aspettarmi che si tornasse indietro al 2005. Invece, il buon Cyril mi rivelò che lo champagne aveva ancora bisogno di tempo, per questo motivo a suo tempo prese la decisione di anticipare il Rosé Millésime 2006 e posticipare invece il Rosé Millésime 2005: diavolo d’un Cryil! Già, perché, come vedremo, ha avuto ragione, anzi di più! Sapete che non amo l’annata 2005 in Champagne: i più avveduti l’hanno evitata, alcuni l’hanno sopravvalutata (e oggi si trovano con champagne pesanti e dal finale amaro), alcuni, pochissimi, sono stati capaci di ‘addomesticarla’ e hanno dato vita a champagne a dir poco sorprendenti. Ebbene, un posto sul podio di questi ipotetici migliori del 2005 spetta proprio a questo rosé di Charles Heidsieck e, anzi, credo di poterlo mettere agevolmente sul secondo gradino del podio dietro al Cristal, che a mio avviso svetta in quest’annata e in questa ipotetica classifica.

Prima di andare a conoscerlo da vicino, però, di questo rosé posso dire che è frutto di uve attentamente selezionate in 12 villaggi della Marne classificati Grand e Premier Cru, nello specifico Aÿ, Ambonnay, Louvois, Tauxières, Ludes, Cumières e Verzy per il Pinot Noir, Villers-Marmery, Vertus, Avize, Oger e Trépail per lo Chardonnay, invece per il vino rosso sono state scelte uve non solo in villaggi della Montagne de Reims (Bouzy e Ambonnay), ma anche a Les Riceys, nell’Aube, per una quota 50/50. Tirato nella primavera del 2006, lo champagne ha poi maturato ben 11 anni sui lieviti ed è stato infine dosato a 10 g/l, quindi nel solco della tradizione della maison. Ma guai a farvi fuorviare da questo dato…

Controetichetta Rosé Millésime 2005
Altra controetichetta, stavolta del Rosé Millésime 2005: scopriamo che lo champagne è rimasto ben 11 anni sui lieviti…

Rosé 2005

Bottiglia di Charles Heidsieck Rose Réserve 200570% Pinot Noir, di cui il 10% in rosso, 30% Chardonnay
Questo champagne è un 2005? Accidenti, all’olfatto si stenta a crederlo perché spiazza… in positivo, ovviamente! È fresco e goloso, è ricco ed elegante, perché ha tanto ma lo declina con finezza. Ci sono i frutti rossi, c’è il mandarino, c’è la crema, ci sono le spezie dolci… caspita se non è bello! Bocca fresca e croccante, fine ma fitta nella bollicina, evidentemente rossa, anche generosa, ma sempre tesa, quindi senza cedere mai alle morbidezze, all’opulenza. C’è il tamarindo, c’è il ginger e l’agrume s’è fatto pompelmo rosa con le sue note leggermente amaricanti (naturali del frutto e non certo non dell’annata, beninteso!) che lo rendono perfetto per la tavola. Ma l’aspetto che ‘certifica’ la bontà di questo champagne è che lo sorseggi la prima volta e ti sorprende, lo ribevi e ti piace, passi a berlo ancora una volta e ti conquista! Bravo Cyril, chapeau!
Voto: 94/100

Chiudo con un doveroso ringraziamento a Sophie Kutten, International Brand Ambassador di Charles Heidsieck, con la quale ho avuto il piacere di assaggiare i due nuovi rosé, ma non solo… Grazie ancora e alla prossima degustazione!

Gli champagne Charles Heidsieck sono distribuiti in esclusiva da:
Philarmonica – tel. 030/2279601 – www.philarmonica.it

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15 risposte a “Charles Heidsieck: arriva il nuovo rosé millesimato! Con non poche sorprese…”

  1. Salve caro Lupetti e mi scuso di uscire dal tema dell’interessante articolo per chiedere un suggerimento. Con i soliti amici abbiamo in previsione una serata con crudite’ e champagne Bollinger e piu’ precisamente GA 2000,2004,2007 ed RD 2002. Volendo fare una verticale con 3 bottiglie la tentazione sarebbe GA 2004,2000 ed RD 2002 pero’ e’ un peccato non lasciare RD ancora in cantina per un po’/molto tempo . D’altra parte la GA 2007 e’ la migliore delle alre ed allora facciamo una verticale capovolta?
    Apprezzero’ un Suo cortese commento
    Grazie e Cordialita’. Giampaolo

    • Nessun problema a… uscire dal tema!
      Alloa, la GA 2007 è un piccolo capolavoro, ciò nonostante, partirei proprio con questo champagne perché le annate più vecchie saranno inevitabilmente più mature. Godetevi la briosa freschezza, la vivace gustosità di questo champagne d’eccezione e poi passate a due declinazioni giustamente diverse.
      Perfetta la scelta di lasciare l’RD 2002 in cantina: aprirlo oggi è un infanticidio. In proposito. giovedì pomeriggio pubblicherò l’anteprima del 2004…
      Comunque mi faccia sapere come andrà…

          • Caro Guru (cosi’ la chiamiamo con gli amici) ,
            questa volta ho una domanda che riguarda la Guida. Al Diebolt-Vallois FdP 2008 assegnate un punteggio di 97 ma la categoria e’ PIACERE e non MITI.
            Dove e’ l’errore o esiste una spiegazione?
            Grazie e cordialita’ Giampaolo.

          • Troppo buoni…
            Ecco l’errore in agguato… Che occhio, bravi! È stata una svista, doveva giustamente essere ‘Miti’…
            Grazie

  2. Buongiorno signor Lupetti,volevo chiedere un suo parere su champagne fatti di solo pinot meunier ( in generale ) e se c’è ne sono di buoni quali? Ad un costo non eccessivo. Grazie anticipatamente. Porgo cordiali saluti.

    • Caro Raffaele,
      scusa l’intromissione; nell’attesa della risposta del maestro Lupetti, mi sento di consigliarti Lieu Dit – Les Genevraux di Deohurs…

      Saluti.

      GL

    • Dopo quelli mitici (e tuttora inarrivabili…) di René Collard, c’è stato un periodo di buio, ma oggi ci sono etichette molto interessanti. Quali? Innanzitutto quelli (bianco e rosé) del grande Jèrome Prevost, seguito a ruota da Les Haut Chevres di Laval e La Vigne d’Or di Tarlant. ma non dimentichiamo anche quello di Egly-Ouriet e il sorprendente Les Murgires di Boulard. Insomma, c’è da divertirsi…

  3. Buongiorno Alberto, le devo chiedere un consiglio.
    Vorrei acquistare un paio di bottiglie di Charles Heidsieck, Blanc des Millénaires.
    Sono incerto, però, se prendere l’annata 1995, che ha già fatto molti anni sui lieviti, o se passare già alla nuova annata 2004, ma ancora ai primi degorgement.
    La mia idea era di prendere adesso la 1995 e attendere qualche anno per la 2004, in modo che riposi ancora un po’ sui lieviti.
    Lei cosa consiglia? Non avendoli assaggiati non li conosco affatto.
    Premetto che apprezzo molto gli champagne che hanno trascorso molti anni sui lieviti…

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