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Sans Année

Rochet-Bocart: il debutto di Mathilde è subito da applauso!

Bentrovati e Buon Anno a tutti! Personalmente, come ho detto nell’ultimo articolo, sarà un anno molto intenso, non foss’altro per l’atteso lancio del libro ‘La Mia Champagne’ e...
di Alberto Lupetti

Champagne Rochet-Bocart Blanc de Noirs

Bentrovati e Buon Anno a tutti!

Personalmente, come ho detto nell’ultimo articolo, sarà un anno molto intenso, non foss’altro per l’atteso lancio del libro ‘La Mia Champagne’ e l’inizio delle degustazioni della nuova edizione (2020-21) della guida ‘Grandi Champagne’. Senza fermare l’attività delle Masterclass né trascurare questo sito! A tal proposito, iniziamo il 2019 con una chicca…

Alberto Lupetti

Ho detto più volte che è difficile trovare produttori di champagne degni di nota che non siano già conosciuti. Ciò nonostante, da qualche anno è entrata in campo una nuova generazione che si sta man mano proponendo all’attenzione di noi appassionati con champagne veramente molto buoni. Non si tratta di un mero ricambio generazionale, ma di vigneron che si sono messi in gioco in prima persona, a volte partendo da zero. Mi viene in mente Guillaume Gallois, di cui abbiamo parlato tanto in guida quanto qui sul sito, poi Florence Duchêne, presentata in Grandi Champagne 2018-19, infine, ultima ma non ultima, Mathilde Bonnevie. Ecco, Mathilde

Mathilde Bonnevie
Mathilde Bonnevie: giovane, piena di energia, con le idee ben chiare e una perfetta padronanza dell’art champenoise!

Mathilde Bonnevie è una giovane vigneronne che, a dispetto dell’età, ha già le idee molto chiare e, soprattutto, una perfetta padronanza dell’art champenoise. Fa parte delle Fa’Bulleuses, l’associazione di sette appassionate e brillanti produttrici, ma soprattutto è la terza generazione di una famiglia di produttori di Vaudemange, uno dei quattro Premier Cru della cosiddetta ‘Perle Blanche’, quella parte della Montagne de Reims tutta esposta a est e consacrata alla varietà bianca in terra di Pinot Noir. Pinot Noir che, comunque, non manca nella proprietà di Rochet-Bocart, ma con vigneti nel prestigioso Grand Cru di Verzy. Nel 2014, lo zio di Mathilde, Michel (in sella dal 1975 a dare continuità alla tradizione iniziata nel 1956 dai genitori Jacques Rochet e Claudette Bocart), non avendo figli, propone a Mathilde di prendere le redini del domaine. Inizialmente e per altri anni a venire, Mathilde dovrà vendere la produzione dello zio, ma le sue idee in vigna e in cantina le hanno permesso di raccogliere i suoi primissimi frutti già nel 2015. La prima mossa della giovane è selezionare il Pinot Noir, fermentarlo in piccole cuve senza malolattica e imbottigliare così un inedito Blanc de Noirs che ha debuttato solo a ottobre di quest’anno come primissimo champagne di Mathilde. È un millesimato (2015) non dichiarato che ha maturato poco più di due anni sui lieviti prima di essere dosato a 3 g/l. Eccolo.

Controetichetta
Ancora essenziale la controetichetta, che sottolinea la natura di ‘Vigneron Indépendant’.

Blanc de Noirs

Bottiglia di champagne Rochet-Bocart Blanc de Noirs100% Pinot Noir
Il colore, ambrato e brillante, fuga ogni dubbio sulla natura di questo champagne, che conquista immediatamente con un naso di pura energia! È teso come una fucilata, ma mai duro, è generoso e profondo, ricco e fresco, soprattutto non cede mai nella sua espressione disegnata da toni di agrumi scuri, al fianco di una mineralità pietrosa che ricorda una passeggiata nel bosco: il ruscello di montagna, le note silvestri, il muschio, le resine e, con il caldo, un frutto rosso selvatico, dolce, puro. Insomma, un olfatto dalla grande immediatezza interpretativa e di non minore grinta. Ma il vero capolavoro è la bocca: succosa, ancora tesa e levigata, agrumata, freschissima e minerale, salina, molto rispondente alla firma stilistica dei vini della parte Nord della Montagne de Reims. Riprende i toni scuri dell’olfatto, è pulito, schietto ma mai rigido, con la chiusura segnata da una fine dinamicità salina e di rimarchevole lunghezza. Molto, ma molto buono. Brava Mathilde!
Voto: 92/100

(hanno collaborato alla degustazione Vania Valentini, Marco Dallabona e Thomas Rossi)

Se il buongiorno si vede dal mattino… Il primo champagne di Mathilde è un piccolo capolavoro che stacca nettamente la precedente (ma ancora attuale… sul mercato) gamma Rochert-Bocart. Vania sarebbe stata per 93/100, ma alla fine ho preferito rimanere un punto più basso perché si tratta pur sempre del primissimo vino di Mathilde. Però la giovane ha le idee ben chiare, quindi credo proprio che saprà confermarsi, migliorandosi, tanto con il secondo tiraggio, quanto con il suo blanc de blancs, che rappresenterà una delle anteprime della prossima edizione della guida Grandi Champagne. L’unico problema è la produzione ancora limitata: il Blanc de Noirs è stato tirato inizialmente in sole 2.000 bottiglie, di cui 500 riservate al mercato italiano.

Gli champagne Rochet-Bocart sono distribuiti in esclusiva da:
Massucco Import – tel. 0124/518507 – info@massuccoimport.it

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9 risposte a “Rochet-Bocart: il debutto di Mathilde è subito da applauso!”

  1. Vorrei chiederle un opinione, su dei champagne che ho comprato per la precisione:

    Champagne Cristal Brut, Louis Roederer 2004 150cl
    Champagne Grande Année, Bollinger Champagne 2004 300cl

    Sono champagne ottimi, li ho acquistati presso una famosa enoteca e a distanza di 5 anni dall’acquisto vorrei sapere, a parer Suo, se dal profilo organolettico sono ancora invariati come quando li ho acquistati? (oltre all’inevitabile processo d’invecchiamento). E il valore monetario delle relative 2 bottiglie ad oggi? Poiché ho guardato su vari siti internet e i prezzi variano molto e non si capisce quale sia il valore reale delle bottiglie.

    In ultimo vorrei acquistare una bottiglia di Krug da 150cl, quale mi consiglierebbe?

    In attesa di un suo cordiale riscontro

    • Buonasera,
      è in possesso di due gioielli. Ho riassaggiato recentemente il Cristal 2004 ma in bottiglie ed era puro piacere. Considerando che lei ha la magnum, sarà ancora meglio! È un vino caratterizzato da un’insospettabile scorrevolezza, tipica dell’annata, a fronte del tipico carattere cremoso e minerale del Cristal, con un filo di maturità che gli dona ancora più fascino. Eccellente.
      Forse leggermente più maturo il Bollinger, nel rispetto dello stile dell’etichetta, peraltro, ma la sua ‘vinosa complessità’ unita all’accessibilità dell’annata lo renderà quasi irresistibile.
      Valore. Il Cristal supera i 650 euro, il Bolly in ‘job’ può collocarsi poco sotto, diciamo sui 600 euro.
      Krug in magnum? Lo scorso anno LVMH ha messo in commercio alcune magnum di Vintage 1995 degorgiate all’origine, ma poi tenute nelle cantine Krug fino al 2017: se ne trova una non se la faccia scappare! Altrimenti provi con il Vintage 1998. A mio avviso…

  2. Salve lupetti,
    Mi ritrovo a scriverle proprio in merito al bollinger grande année 2004.
    Purtroppo incautamente acquistato in un centro commerciale e tratto in inganno dal fatto che era ancora in scatola ho dovuto buttarlo.
    Quasi Completamente privo di bolla!… un vero peccato.
    Preso dallo sconforto ho aperto subito un krug vintage 2004 fermo da 8 mesi nella mia cantinetta rigorosamente coricato ( e come da suo consiglio portata a 10 gradi) preso su tannico che fino ad ora nn mi ha mai tradito…. un esperienza indimenticabile!!!.
    l’altra bottiglia ho deciso di tenerla li ancora qualche anno.
    Lo stesso problema l’ho avuto con una enoteca rinnomata delle mie parti allora la domanda nasce spontanea.
    Cosa pensa dell’acquisto on line su piattaforme come tannico o sciampagna?…
    crede che conservino bene le bottiglie?…o magari hanno un giro così grosso che nn fanno in tempo a fare danni?….le ritiene sufficientemente affidabili?
    Saluti e davvero complimenti per il lavoro che fa.
    Un vero faro per tutti noi!!

    • Ciao Emilio,
      scusa se mi intrometto… ho acquistato più volte su Sciampagna anche vini da parecchi anni in bottiglia (Krug vintage 1998 magnum e NPU di Pallaird magnum 2002) e posso solo parlarne bene…. molto professionali e vini conservati molto bene…
      Tannico è sicuramente altrettanto professionale con una cantina importantissima ma i prezzi mi sembrano molto alti…
      Nicola

      • Ciao nicola,
        Grazie per l’intromissione, e per la testimonianza dei tuoi acquisti. So che sciampa ha più scelta e soprattutto per prodotti di alta gamma ma sul discorso prezzi ho imparato che ogni sito ha i suoi cavalli di battaglia , quindi a seconda della maison c sono differenze a volte notevoli.
        Ho capito che prima di comprare fare una comparativa può portare a grossi risparmi.
        Ero solo dubbioso sulle conservazioni ma tu e il nostro mentore mi avete rincuorato.
        Grazie mille e buon proseguimento
        Saluti.

    • Spesso ci preoccupiamo di come conservare noi stessi i vini, ma ci dimentichiamo di come siano stati conservati da chi ce li vende! E così si rischiano cocenti delusioni: mi spiace per la sua LGA 2004, che sarebbe stata ottima! Ma vedo che si è prontamente rifatto…
      Venendo alla sua domanda, i venditori online sono aziende giovani e di rapida rotazione dello stock, quindi vedo poco probabile l’inciampo in bottiglie mal conservate. Quindi sarei tranquillo, difetti della bottiglia a parte, ovviamente.
      Grazie dei complimenti!

  3. Buongiorno Alberto
    Volevo sapere dove posso trovare l’elenco delle prossime degustazioni in programma
    Grazie in anticipo
    Marcello

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