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Millésime

Voilà, ecco pure il terzo del Lieux-Dits 2008 di Jacquesson 

Avrei aspettato ancora un po’ a parlarne, ma, vista l’uscita italiana oramai imminente e, soprattutto, viste le numerose richieste da parte vostra in tal senso, eccomi tornare nuovamente...
di Alberto Lupetti

Jacquesson Avize - Champ Caïn 2008

Avrei aspettato ancora un po’ a parlarne, ma, vista l’uscita italiana oramai imminente e, soprattutto, viste le numerose richieste da parte vostra in tal senso, eccomi tornare nuovamente su Jacquesson per raccontare il terzo e ultimo dei Lieux-Dits 2008, l’attesissimo Champ Caïn.

Come sappiamo, lo Chardonnay non è una novità in casa Jacquesson e questa tradizione non va ascritta al villaggio natio di Dizy (il Corne Bautray in purezza è nato solo nel 1995 come primissimo esperimento), ma al Grand Cru di Avize, dalle cui uve la maison produceva tradizionalmente un blanc de blancs già prima della famiglia Chiquet. I due fratelli Jean-Hervé e Laurent, invece, hanno poi ‘ottimizzato’, questo champagne 100% Avize, legandolo a tre sole parcelle di proprietà accuratamente selezionate. Pertanto, dal 1988 in poi, la gamma Jacquesson ha potuto contare su questo Avize – Millésime, che si è proposto come lo champagne forse più interessante all’epoca. Già, perché l’Avize ha cessato di esistere con il 2000, ultimo prodotto (che, per ammissione dello stesso Jean-Hervé, non fu tra i più riusciti) e poi rivisto due anni fa come DT, ma bisogna ricordare che il precedente 1997 fu invece uno champagne commovente, forse uno dei migliori mai usciti dalle cantine Jacquesson. A ogni modo, quando pensavamo di rimpiangere per sempre quell’eccezionale blanc de blancs, eccolo ritornare in forma più ‘estrema’ con i Lieux-Dits! Estrema nel senso che i vigneti non erano più tre, ma uno solo, il più vecchio, il migliore: Champ Caïn. Fu piantato da Jean Chquet nel 1962 sulla parte bassa di un leggero coteau e conta 12.000 piante di Chardonnay su un ettaro e 30 are; la potatura è ovviamente a ‘Chablis’ e il suolo è di pura craie dopo un modesto strato argillo-calcareo misto a sabbie e limo, l’esposizione è interamente a sud.

Jean-Hervé e Laurent Chiquet
Gli oramai celebri Jean-Hervé e Laurent Chiquet: il loro sogno di fare da Jacquesson ‘il vino migliore possibile’ è oramai realtà.
Mappa Avize
La parte di Champ Caïn dei fratelli Chiquet ricade dentro i confini di Avize (il resto è a Oiry) e si trova nella parte pianeggiante, quindi quella teoricamente meno pregiata. Teoricamente…

La 2008 è la quarta annata di Champ Caïn dopo 2002, 2004 e 2005. Nel 2008 il vigneto fu vendemmiato il 26 settembre, con valori di alcol potenziale di 10,7° e un’acidità di 7,7 g/l. Anche in questo caso i mosti furono fermentati sia in botte (in gran parte) sia in tonneaux e il 18 maggio 2009 furono tirate 8.296 bottiglie e e 402 magnum, tutte con il tappo in sughero (bouchon liège) come abbiamo visto con Corne Bautray 2008 e Vauzelle Terme 2008. Dopo ben nove anni sui lieviti e il dégorgement manuale, è l’unico dei tre Liux-Dits 2008 ad essere stato dosato, a 2,5 g/l nella fattispecie.

Controetichetta Avize - Champ Caïn 2008
La ‘tipica’ controetichetta di Jacquesson d’oggigiorno…

Avize – Champ Caïn 2008

Bottiglia Jacqueson Avize - Champ Caïn 2008100% Chardonnay
dég. apr. 2018 – I Lieux-Dits di Jacquesson hanno, bontà a parte, una caratteristica fondamentale: la spiccata territorialità. Così questo calice esprime immediatamente e con fascino il grande Chardonnay della Côte de Blancs, anzi Avize, o meglio, Avize secondo i fratelli Chiquet. Il naso è dunque teso e profondo, fitto ed elegante, evidentemente legato alla mineralità crayeuse, oltre a un agrume che gioca in secondo piano e rimane sempre fresco, così come lo spunto di frutta bianca e il tocco di erbe aromatiche che arrivano alla balsamicità. Forse in questo momento è meno evidentemente Jacquesson e più 2008, ma ci sta. La bocca ci riporta esattamente in questa dimensione di mineralità innanzitutto e di agrumi, ma a fronte di una finezza quasi inaspettata, nel senso che il vino è sottile ma concentrato di energia, mancando di quella tipica nota ‘vinosa’. E la grande eleganza non maschera certo la bella materia, compatta, tridimensionale, sempre ben distesa nella sua finezza a regalare un finale molto gustoso e non meno persistente sui ritorni minerali e una scia sapida a sfumare. Eccellente! Ad averne…
Voto: 97/100

Mi sbilancio: credo che dei tre Lieux-Dits 2008 lo Champ Caïn sarà quello che regalerà maggiori soddisfazioni con il tempo, magari in versione DT, ma oggi è quello che per certi versi deve ancora ‘digerire’ del tutto l’annata. E pensando alle caratteristiche di Avize ci sta. Pertanto, se riuscite ad accaparravi une delle 540 bottiglie destinate all’Italia (il povero Pietro Pellegrini non sa più come fare: la domanda è altissima, ovviamente, e la quantità minima, anche perché le bottiglie di Corne Bautray 2008 e Vauzelle Terme 2008 sono perfino meno, 378 e 192 rispettivamente!), provate a resistere, quindi non stappate subito e concedete a questo eccezionale champagne un annetto o due: mi ringrazierete! Ah, un’ultima cosa: dei tre è l’unico dosato. Vi anticipo che anche con i 2009 sarà così, seppure con un dosaggio diverso. Ma, a proposito di dosaggio, è l’ennesimo esempio non solo della bravura dei fratelli Chiquet, ma di come a volte questo sia necessario a completare il vino, per buona pace dei fan dello zéro a tutti i costi…

Bottiglie degustazione Jacquesson 2008
Con lo Champ Caïn 2008 si chiude la mia presentazione dei tre Lieux-Dits 2008, finalmente al debutto in Italia.

Gli champagne Jacquesson sono distribuiti in esclusiva da:
Pellegrini – tel. 035/781010 – www.pellegrinispa.net

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