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Millésime

2Xoz, uno champagne unico

Fabrice Pouillon è un giovane champenois molto bravo che farà sempre più parlare di sé. Terminati gli studi in viticoltura, ha preso il timone della maison di famiglia...
di Alberto Lupetti

logo champagne 2XozFabrice Pouillon è un giovane champenois molto bravo che farà sempre più parlare di sé. Terminati gli studi in viticoltura, ha preso il timone della maison di famiglia (Roger Pouillon et Fils) a Mareuil-sur-Aÿ e, senza rinnegarne lo spirito da vigneron (pur essendo, per questioni meramente burocratiche, oggi classificata NM), l’ha modernizzata, migliorata, valorizzata. Con al suo fianco la moglie Elodie, anch’ella rampolla di una famiglia di récoltant a Ecueil. Oggi la R.Pouillon vanta una gamma di champagne di forte personalità, articolata su addirittura otto etichette figlie della massima naturalità in vigna e della migliore tradizione in cantina, dove l’uso del legno è tanto accorto quanto efficace. Ma dell’opera di Fabrice nella maison di famiglia avrò modo di parlare, qui, invece, vorrei focalizzare l’attenzione sul marchio frutto della sua unione con Elodie: 2Xoz.

champagne 2Xoz del 2004, prodotto con il méthode ancestrale
Il 2Xoz 2004 al debutto. Si tratta di un blanc de noir che rifermenta in bottiglia senza aggiunta della liquer de tirage: è l’unico nel suo genere (méthode ancestrale).
bottiglia di champagne 2Xoz 2004
Nell’attesa della nuova annata, oggi il 2004 è stato leggermente rivisitato nell’habillage. Ma, vista la produzione ridotta, le bottiglie sono oramai in via di esaurimento. Diventerà da collezione?

2Xoz oggi conta due etichette, un blanc de noir millesimato e un rosé (de saignée, anzi Macération, come lo chiamano Fabrice ed Elodie). Nell’attesa di assaggiare i nuovi vini, che l’amico Gennaro Iorio mi ha detto essere eccezionali, vorrei raccontare del primo, anche perché l’assaggio del rosé a suo tempo non mi convinse appieno. Ecco, dunque, il 2Xoz Millésime 2004, a tutt’oggi è l’unico champagne prodotto (e autorizzato) secondo il méthode ancestrale, quindi a rifermentazione spontanea. In parole povere, significa senza l’aggiunta di lieviti e zuccheri per la rifermentazione in bottiglia. Come? Durante la fermentazione alcolica (in legno), questa viene interrotta a 11° alcolici potenziali mediante refrigerazione, quindi il vino è imbottigliato. A questo punto, grazie agli zuccheri (glucosio e fruttosio) presenti naturalmente nel vino e ai lieviti indigeni, la fermentazione riparte man mano naturalmente. Ovviamente, perché tutto ciò avvenga (e riesca…) servono uve selezionate e sanissime ed è per questo che provengono esclusivamente da una parcella a Ecueil con piante di 47 anni d’età allevate nella maniera più naturale possibile.

Dopo un primo esperimento non millesimato, il 2004 è il primo 2Xoz della serie, prodotto in 2.547 bottiglie numerate. È uno champagne dal singolare colore oro rosa per un naso molto particolare: prima evidenzia i petali di rosa, quindi una buona mineralità calcarea, note legnose equilibrate, tostature e, a chiudere, ecco farsi man mano avanti un gran frutto maturo, che è un po’ la firma di Fabrice Pouillon. L’assaggio è pieno e coerente con l’olfatto: all’attacco concentrato sulla sapidità e sulla mineralità (gessosa), poi fruttato in maniera accattivante, tanto da arrivare a note esotiche tipo passion-fruit. È uno Champagne sicuramente intrigante, ma non per tutti, ovvero da grandi appassionati.
Voto: 87/100

Gli champagne R.Pouillon e 2Xoz sono distribuiti in esclusiva da:
Pellegrini
– tel. 035/781010 – www.pellegrinispa.net

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