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Libro La Mia Champagne

Auguri di Buon Natale e grazie per il successo de ‘La mia Champagne’!

È con estremo piacere che desidero esprimere ancora una volta la mia gratitudine a tutti quanti hanno acquistato il libro ‘La Mia Champagne’. E vi ringrazio una seconda...
di Alberto Lupetti

Alberto Lupetti con libro La mia Champagne

È con estremo piacere che desidero esprimere ancora una volta la mia gratitudine a tutti quanti hanno acquistato il libro ‘La Mia Champagne’. E vi ringrazio una seconda volta per la pazienza che avete dimostrato nell’attenderlo: purtroppo le spedizioni con corriere a ridosso delle feste di fine anno sono un incubo e qualcuno ha ricevuto la sua copia con un po’ di ritardo, qualcun altro (fortunatamente pochissimi, ma mi dispiace veramente) ancora no. Ma arriverà.

Incidenti di percorso a parte, purtroppo indipendenti dalla mia, dalla nostra volontà, sono veramente commosso dal successo del libro. In parte me lo aspettavo, o meglio, ci speravo, sia per la mia intensa attività con lo champagne, sia per la mancanza atavica di un testo simile, ma non potevo neanche lontanamente immaginare un successo di tali proporzioni. Tra prevendita, acquisti in blocco di più copie e vendita attraverso i canali tradizionali, in neanche un mese sono andati via più dei ¾ della tiratura, che è stata fatta in diverse migliaia di copie, e questo è un risultato veramente straordinario del quale non posso che ringraziare tutti voi.

Quindi, ancora una volta… G R A Z I E !

Iniziano anche ad arrivare i primi commenti. I più sono rimasti stupiti dalla mole del volume: molti si aspettavano un libro sul genere della guida Grandi Champagne, invece si sono poi trovati di fronte un’opera importante sia dal punto di vista fisico, sia dei contenuti (come immagini e, soprattutto, testi). Il che ha fatto apprezzare sin da subito ‘La Mia Champagne’, anche se, ovviamente, aspetto commenti più articolati a seguito di una prima lettura.

A proposito di commenti… a tutti quelli che hanno acquistato ‘La Mia Champagne’ sarà riservata una simpatica iniziativa, una sorta di ‘concorso’, che lanceremo l’anno prossimo, subito dopo le Feste. Quindi, come si dice… stay tuned!

Non mi resta che augurare a tutti, lettori di questo sito, della guida Grandi Champagne, del libro ‘La Mia Champagne’ Buon Natale, fermo restando che ci riaggiorneremo la mattina del 31 dicembre…

Alberto Lupetti

21 risposte a “Auguri di Buon Natale e grazie per il successo de ‘La mia Champagne’!”

  1. Ah aspettate per il concorso, perché su Amazon Francia il libro non potrà essere consegnato prima dell’8 gennaio!

      • L’ ho ricevuto in regalo (a richesta) per Natale e ho già cominciato a leggerlo. La definirei un’enciclopedia dello champagne, vista l’importanza – in tutti i sensi – del volume.
        Se posso fare una critica, in mezzo a tante (meritate) note positive, da queste prime pagine lette mi sembra un libro un po’ troppo autoreferenziale: chiaro che da un personaggio da tutti riconosciuto super competente e autorevole come Lupetti mi aspetto qualche giudizio personale sui vini e sulle maison (se no non si intitolerebbe “La mia Champagne”…), però tutta la parte sulle sue migliori degustazioni e sulle sue amicizie fra gli chef de cave a mio avviso se la poteva risparmiare. Non se ne sentiva il bisogno.
        Detto questo, l’impressione che sia un’opera “da collezione” per tutti gli appassionati rimane. E adesso vado a continuare a leggere…

        • A caldo, leggendo le prime pagine, ho pensato la stessa cosa, poi mi sono detto “Bravo Antonio Lupetti, giusto definire in modo netto le proprie esperienze, competenze e relazioni”. In un mondo dominato dal pressappochismo dei social network, lo studio serio fatto di viaggi e conoscenze è una sana virtù da difendere ed in parte ostentare.
          Comunque sto proseguendo nella lettura: mi sembra di ottima fattura e lettura. Complimenti.

        • Andiamo con ordine.
          A moltissimi è piaciuta proprio questa ‘personalizzazione’ (non autoreferenza, no, mi spiace). D’altronde ad alcuni piace il vino bianco ad altri il rosso, ad alcuni il Cristal ad altri il Dom Pérignon. Insomma, il gusto, l’opinione personale conta.
          Nello specifico, il libro si chiama ‘La Mia Champagne’ proprio perché “È” il mio racconto, la mia opinione, la mia esperienza. Quindi la personalizzazione è dichiarata già nel titolo, altrimenti ne avrei scelto un altro, non le pare?
          E non è un libro che parla – e men che meno dà giudizi – sui produttori e sui vini: per quelli c’è la guida Grandi Champagne.
          Gli aneddoti fanno parte del racconto personale, per questo ci sono. E, lo ripeto, non è autoreferenza, ma racconto di esperienze.
          Continui la lettura, poi ne riparliamo…
          Saluti

  2. Buongiorno Sig.Lupetti
    Complimenti vivissimi per il libro, che sto letteralmente “divorando”. Complimenti, oltre che per la precisione e la mole dei contenuti espressi, soprattutto per come essi sono resi al lettore. Mai ampollosamente o saccentemente, come invece in altri manuali sul mondo enoico, ma in maniera, mi lasci dire, cristallina. La semplicità di scrittura, in particolare nelle parti tecniche, è una virtù riservata a pochi! Le auguro numerose ristampe e santé!.

  3. Buongiorno Alberto, colgo l’occasione come tanti altri appassionati, per farle veramente i complimenti sull’immenso lavoro da lei svolto. Ho appena iniziato a leggere il suo libro e si preannuncia un meraviglioso viaggio nella storia di quello che come lei reputo il vino migliore al mondo, e di una delle regioni più affascinanti al mondo (ho avuto la fortuna di visitarla un paio di volte e non vedo l’ora di ritornarci appena la situazione lo consentirà).
    Le scrivo inoltre perché perché in occasione della vigilia di Natale, sono rimasto piacevolmente sorpreso da una bottiglia della maison Philipponnat (maggiormente legata al Pinot noir se non vado erraro): il Grand Blanc Extra Brut 2008 e, finito di gustarla in compagnia ,(perché si, sono pienamente d’accordo che il vino debba essere innanzitutto piacere) ho subito cercato un riscontro che purtroppo non ho trovato ne in guida ne sul club Le Mie Bollicine. Mi piacerebbe molto sapere quale sia la sua opinione in merito; le auguro nel frattempo buone feste!
    Cordiali saluti

    • Buongiorno, devo confessare che da qualche tempo il Grand Blanc di Philipponnat mi ha convinto sempre meno, 2008 compreso. A mio avviso è stata sempre colpa della bottiglie trasparente, che, soprattutto con i blanc de blancs, è estremamente critica. Invece, vedo che lei è stato molto più fortunato…
      Alla prima occasione da Philipponnat, cercherò di rimediare con bottiglie ‘sicure’…
      Il ‘gout de lumière’ è molto insidioso e, per questo, in tanti in Champagne stanno abbandonando la bottiglia trasparente, oppure stanno ricorrendo a sistemi di protezione dalla luce.

      Grazie per i complimenti e… auguroni anche a lei!!!

  4. Buongiorno, scrivo qui perché ho provato a scrivere senza successo tramite contatti e anche via email
    Ho acquistato il libro durante i primi giorni di prevendita essendo un member del club le mie bollicine, ma ad oggi non mi é arrivato nulla. Potete cortesemente verificare?

      • Grazie mille, gentilissimo! la voglia di avere il libro tra le mani é tantissima, per di più a mio fratello é gia arrivato 🙂

  5. Ciao Alberto
    Sono tra i Fortunati che hanno ricevuto il libro prima di Natale.
    Dopo un primo sgomento per il costo, l’ho acquistato sulle ali dell’entusiasmo e della stima verso di te.
    Mi sono “spaventato” dalla grandezza ma il formato rende bene. Il libro NON è autoreferenziale come qualcuno ha detto, ma un racconto delle tue esperienze in Champagne che tutti noi amanti del medesimo vino vorremmo fare e avere.
    Un libro che un amante dello Champagne dovrebbe avere nella sua libreria.
    Unico appunto: le traduzioni non fatte dal francese. Ti sembra facile, ma per chi non lo mastica abitualmente, la comprensione non è semplice.
    Colgo l’occasione per augurarti Buon Anno 2021 ricco di soddisfazioni !!!
    Luca Arisi

    • Innanzitutto grazie! Belle parole, che rendono giustizia al mio lavoro.

      Per il francese: è vero e lo spiego all’inizio. Sono solo alcune citazioni e le ho lasciate per dare maggiore intensità e anche perché spero che la loro traduzione non crei troppi problemi…

      Auguroni!

  6. Scusate ma solamente a me mentre leggo mi viene sempre una voglia irrefrenabile di aprire una bottiglia del miglior vino al mondo?
    ;))))
    La lettura prosegue e vorrei non finisse mai, ancora i miei migliori complimenti per quest’opera unica.

  7. Complimenti !!
    Non sono il primo e non sarò l’ultimo a farglieli ma mi accodo volentieri alla fila.
    Questo libro riempie un vuoto letterario che durava da tanto, troppo tempo. È davvero uno strumento che insegna!
    E’ incredibile ma non esisteva nulla di simile su un argomento tanto popolare e di questo le va dato atto.
    Non l’ho ancora finito ma un piccolo appunto mi sento di potrelo muovere.
    Sono un ristoratore e gestisco uno shop online oltre che vendere vino al dettaglio e a banco. Mi sono pertanto sentito chiamato in causa quando invitava la mia categoria a tenere contenuti i rincari. Da parte mia sposo in pieno la sua linea e mi sento di potrele dire che faccio del mio meglio avendo deciso di tenere i margini più risicati possibile sia al dettaglio che al tavolo.
    Purtroppo si è dimenticato di rivolgere lo stesso invito a chi lo champagne lo fa arrivare dalla Francia visto che molto spesso sono gli importatori a ‘caricare’ più del dovuto, obbligandoci quindi a proporre prezzi che possono apparire spropositati agli appassionati che spesso i prezzi li conoscono molto bene.
    Come sarebbe altrimenti possibile trovare molte etichette in vendita online (su siti comunque affidbili e dalla reputazione più che rispettabile) agli stessi prezzi (a volte anche più bassi) proposti dagli imporatori ufficiali o esclusivi?
    I rincari applicati alla fonte sono sovente simili a quelli che applichiamo noi al dettaglio e il problema nasce quindi qui.
    Capisco che ogniuno debba avere la sua fetta di guadagno, per carità, ma andare in Champagne oggigiorno è un’esperienza che chiunque lavora con il vino dovrebbe fare e non è difficile accorgersi di quanto siano diversi i prezzi all’origine rispetto ai listini su cui ci dobbiamo basare noi commercianti.
    La ringrazio per l’attenzione e le rinnovo i complimenti.
    Corrado

    • Buongiorno,
      i complimenti fanno sempre piacere, quindi grazie!
      Venendo alla sua giusta osservazione, bisogna fare un distinguo tra importatori e distributori. I primi hanno le loro gatte da pelare con le regole comunitarie che permettono ‘il parallelo’, quindi starà a loro a trovare degli accordi con i produttori per continuare a essere competitivi. Sebbene, non è solo una questione di prezzo, ma anche di ‘assistenza’ (serate, promozioni, ecc).
      Nel caso di quanto scrivo nel libro, e senza dimenticare che perfino nella stessa Champagne si trovano dei ricarichi folli, me la prendo con quelli che hanno in carta a 100 euro una bottiglia che in enoteca non arriva neanche a 30. Questo è sbagliato.Poi, ovviamente, come ricordo nel libro, il servizio va certamente pagato, quindi è ovvio che una bottiglia al tavolo non può costare come una all’asporto.
      Comunque, il problema che denuncia presto diventerà endemico se non si trova una soluzione…
      Buon lavoro, o meglio, spero che presto possiate tornare a lavorare, voi ristoratori!!!!

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