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Sans Année

Anteprima Jacquesson 736: coraggio e bravura

Puntuale, ogni anno Jacquesson lancia il nuovo champagne della linea 700, il nono della serie da quando i fratelli Chiquet hanno cambiato nome a questo champagne da Brut...
di Alberto Lupetti

tappo champagne Jacqesson

Puntuale, ogni anno Jacquesson lancia il nuovo champagne della linea 700, il nono della serie da quando i fratelli Chiquet hanno cambiato nome a questo champagne da Brut Perfection a Cuvée 7xx, rendendolo anche più importante. Il vino (il termine, come vedremo più avanti, non è casuale…), infatti, pur essendo tecnicamente un sans année è in realtà molto di più. È “il miglior vino possibile per quell’annata”, sottolinea Jean-Hervé Chiquet, visto che dal 2003 la maison non produce più il millesimato tradizionale, ma solo i quattro Lieux-Dits nelle annate in cui è possibile e la Cuvée 7xx tutti gli anni. Poi ci sarebbero gli straordinari Dégorgment Tardif, ma questa è un’altra storia… Insomma, benvenuta Cuvée 736, che arriverà sul mercato entro un mese.

immagine di Jean-Hervé Chiquet, mentre versa la nuova bottiglia di champagne Cuvée 736,
Jean-Hervé Chiquet, proprio mentre versa la nuova Cuvée 736, e, in secondo piano, suo fratello Laurent. Non sono solo i proprietari di Jacquesson, splendida realtà a metà strada tra maison e récoltant, ma l’anima creativa di un marchio di champagne sempre più sinonimo di eccellenza.

 

Jean-Hervé Chiquet con le ultime due Cuvée 700, la 735 e la 736.
Jean-Hervé Chiquet, autentico gentleman della Champagne, e le ultime due Cuvée 700, l’attuale 735 e la nuova, superba 736.

La Cuvée 736, ma non è solo il nuovo champagne di Jacquesson, non è solo uno champagne molto interessante perché basato sull’ottima annata 2008, no, è molto di più, è lo champagne della svolta per Jean-Hervé e Laurent Chiquet.

bottiglie di champagne sur lattes
Non tutte le bottiglie di Cuvée 736 sono state ancora degorgiate: eccone una parte ancora sur lattes. La produzione totale è stata di 252.992 bottiglie, 9.432 magnum e 346 jeroboam. Un po’ meno che in passato (circa 80.000 rispetto alla 735) visto che si tratta della prima annata in biologico, quindi non appena arriva sul mercato consiglio agli appassionati di sbrigarsi…

Dal 2008, infatti, i loro vigneti di proprietà (28 ettari) più quel poco che acquistano da vigneron di fiducia (per 8 ettari, ma solo nei medesimi villaggi dove possiedono le proprietà, quindi Dizy, Aÿ e Avize), sono completamente in regime biologico, o meglio organico. Perché gli Chiquet non sono estremisti del biologico o del biodinamico a tutti i costi, con certificazioni e sbandieramenti a destra e a manca, più semplicemente ritengono che allevare la vigna con metodologie e prodotti naturali sia una forma di rispetto della natura e un modo per proteggere le piante dalle malattie, “dare maggiore vigore al loro ciclo vitale” spiega Laurent, “esaltando al contempo le differenze tra una parcella e l’altra”.

Questa “svolta”, tra l’altro, si percepisce anche osservando l’etichetta da vicino: è sparito il fregio di sottofondo, la parola “champagne” è stata sostituita da “grand vin de champagne”, la dicitura alla base non è più “brut”, ma “extra brut”. Quest’ultima dicitura non perché sia cambiato il dosaggio – nelle Cuvée 700 è sempre stato basso, da extra brut appunto -, piuttosto perché gli Chiquet hanno voluto sottolineare a tutto tondo che si tratta di uno step importante per questo champagne. Che pone ancora di più l’accento sullo Chardonnay e vede nell’assemblaggio ben il 34% di vins de réserve, tantissimo, per questo dico che è riduttivo chiamare i 7xx sans année… Va ricordato, poi, che gli Chiquet effettuano sempre vinificazioni parcellari per poi, nell’assemblaggio, andare a comporre un vero e proprio mosaico; che usano solo grandi botti nelle quali i vini rimangono per 8 mesi sulle fecce nobili dopo la fermentazione alcolica, con frequenti bâtonnage; che non effettuano mai filtrazioni.

bottiglia di champagne Jacqesson cuvée 736

Cuvée 736
29% Pinot Noir, 53% Chardonnay, 18% Pinot Meuner; dosage 1,5 g/l
dég. giu. 2012
– Olfatto molto elegante nonostante il bicchiere esprima un vino da un lato energicamente vivace, dall’altro denso e concentrato negli aromi, fusi tra frutto e mineralità; in altre parole: ricchissimo. La bocca evidenzia nuovamente e immediatamente la grande energia insita in questo vino, con la mineralità che sale in cattedra a donare non solo vivace ampiezza, ma anche profondità all’assaggio, per passare poi idealmente il testimone al ritorno fruttato e chiudere rivestendo con tenace persistenza tutto il palato. Eccellente champagne, certamente il migliore della serie 700, e tutto questo nonostante sia giovanissimo…
Voto: 91/100

controetichetta della Cuvée 736
La controetichetta della Cuvée 736: come sempre, gli Chiquet sono prodighi di informazioni, bravi!
Gli champagne Jacquesson sono distribuiti in esclusiva da:
Pellegrini
– tel. 035/781010 – www.pellegrinispa.net

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0 risposte a “Anteprima Jacquesson 736: coraggio e bravura”

  1. Molto interessante sapere cosa c’è dentro la bottiglia e il tanto lavoro per produrla
    facendo emozioni a chi si appresta ad assaggiare questo nettare ,.
    grazie .

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