commenta
Sans Année

Lo champagne blanc de noir secondo Vouette et Sorbée

La Dame du Vin per Lemiebollicine È Bertrand Gautherot il deus ex machina di Vouette et Sorbée, piccolo produttore RM (récoltant  manipulant) che si trova a Buxières-sur-Arce, nell’Aube,...
di Alberto Lupetti

bottiglia di champagne fidèle vouette et sorbée

La Dame du Vin per Lemiebollicine

È Bertrand Gautherot il deus ex machina di Vouette et Sorbée, piccolo produttore RM (récoltant  manipulant) che si trova a Buxières-sur-Arce, nell’Aube, esattamente nella Côte des Bar.

I suoi 5 ettari di vigneti, a preponderanza di Pinot Noir e di età media intorno ai 20 anni, sono posizionati su un suolo che, essendo più geologicamente vicino a Chablis (estremo Nord della Borgogna) che a Epernay, passa dalle caratteristiche del calcareo-portlandiano, a quelle della marna kimmeridgiana, ultime fasce di terreno che segnano la fine dell’ambiente di scogliera a coralli (ossia le caratteristiche marine del terreno ritiratosi nel periodo giurassico), regalando in modo naturale freschezza e mineralità tipiche di questo tipo di terroir.

foto della sede di Vouette et Sorbée
La sede di Vouette et Sorbée a Buxières-sur-Arce.

Il domaine (così chiama la sua maison Monsieur Gautherot, evidente influenza della vicina Borgogna…) è stato certificato da Qualité France come Biodinamico Demeter nel 1998 e, in effetti, la coltivazione delle vigne è particolarmente curata e tutto ciò si nota anche dal fatto che i composti nutritivi per il terreno vengono fatti in casa, sono stati ripiantati gli alberi da frutto, i pesanti trattori fatti sparire e sostituiti con più leggeri “moto-chenille”, non viene utilizzato nulla di chimico e di sintetico. Solo vita naturale, insomma.

foto di Bertrand Gautherot
Il “signor” Vouette et Sorbée, ovvero Bertrand Gautherot, un artista più che semplicemente un artigiano dello champagne.

La vendemmia viene effettuata manualmente sempre dalle stesse persone che lavorano durante l’anno nel domaine, aiutate, nei periodi di punta, da amici, studenti, stagisti, cognati e familiari. Tutte le fasi di lavorazione in cantina sono portate avanti dalle stesse persone che lavorano in vigna, in modo che siano tutte coinvolte e consapevoli della trasformazione in atto e orgogliose di se stesse e del risultato raggiunto.
La fermentazione alcolica viene fatta con lieviti millesimati indigeni e quella malolattica si innesca naturalmente a primavera. L’anidride solforosa è utilizzata solo dopo la vendemmia e dimenticata in laboratorio fino alla fine del processo produttivo. Prise de mousse, riposo sugli lieviti, rémuage, e dégorgement (à la volée), vengono effettuati solo ed esclusivamente a mano. 

vigneti di champagne Vouette et Sorbée
I vigneti della maison, pardòn, del domaine, sono condotti secondo i principi della biodinamica.

La gamma degli champagne Vouette et Sorbée è rappresentata innanzitutto dalla cuvée Fidèle, costituita da Pinot Noir in purezza proveniente dal suolo “kimmeridgiano” del lieu-dit Vouette, assemblato con quello della parcella di Sorbée, che giace su suolo calcareo portlandiano, e viene raccolto molto presto. La gamma è poi completata dalle cuvée Blanc d’Argile, Chardonnay in purezza, e Saignée de Sorbée, 100% di Pinot Noir rosato prodotto con il metodo de saignée.

Tutti gli champagne sono rigorosamente extra-brut, perché Monsieur Gautherod non vuole addolcirci la bocca, ma farci sentire i suoi vini.

Cantina champagne Fidèle
Una delle due cantine, questa è denominata proprio… Fidèle!

bottiglia di champagne Fidèle Vouette et SorbéeFidèle
100% Pinot Noir
Giallo paglierino nel bicchiere e impatto olfattivo davvero inebriante: note accattivanti di ribes e ciliegie, con accenni di mela rossa uniti a piccoli sussurri di vaniglia e brioche, piccoli indizi che conducono all’affinamento in barrique, o meglio, in tonneaux da 400 litri.

Al palato questo champagne rilascia freschezza ed energia in modo superbo. Un lungo sapore di spezie dolci e noci tostate, fiori bianchi e minerali, insieme a tanti frutti rossi, in un quadro astratto dove si alternano colori in un continuo vortice, sottolineando la complessità e la persistenza inequivocabile di un grande vino.

Sornione e impertinente mi piace sempre di più “il ragazzo” e, con tutta quella irruenza, voglio domarlo lentamente, godendo di ogni attimo del piacere che può darmi. Lo abbandono solo nel bicchiere per un po’ di tempo, giusto per fargli pensare che posso fare a meno di lui. Ma poi torno, lo assaporo di nuovo, e mi convinco che la sua vivacità e la sua freschezza possono farmi perdere la testa. Con la sua elegante prepotenza si permette di arrivare dove gli altri non possono, ed io, che ci devo fare? Mi abbandono con piacere e nascondo le mie emozioni in un lungo sorso.
L’amour a ces raisons que la raison ne connaît pas!
Parola di Dame.
Voto: 92/100

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.