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Selosse va a ruba

Gli champagne di Anselme Selosse piacciono, molto, forse anche troppo. Già, perché vanno letteralmente a ruba. Infatti, dopo il furto in magazzino subìto lo scorso anno dall’importatore italiano...
di Alberto Lupetti

Selosse

Gli champagne di Anselme Selosse piacciono, molto, forse anche troppo. Già, perché vanno letteralmente a ruba. Infatti, dopo il furto in magazzino subìto lo scorso anno dall’importatore italiano Moonimport, ora è toccato allo stesso Anselme: gli sono state sottratte, nella sue sede di Avize, la bellezza (!) di 3.800 bottiglie tra VO, Initial, Substance, Rosé ed Exquise, ma anche 16.000 etichette e 12.000 collerette. Pertanto, oltre all’ammanco di bottiglie, il marchio Selosse è ora anche a rischio contraffazione. Attenzione, dunque, a dove si acquista e alla bottiglia.

Anselme ha dichiatao che “si trattava certamente di ladri molto ben organizzati e voglio che si parli di questo brutto fatto in modo da ostacolare i loro piani“.

Fortunatamente per Anselme, non sono stati rubati millesimati, ma i sette pallet sotrratti indebitamente, sugli otto totali pronti per partite per il Giappone e gli Stati Uniti, costringeranno il produttore a degorgiare altre bottiglie, il che comporterà un ritardo per i due mercati citati e… un ammanco sulla produzione totale, con ripercussioni sugli altri mercati. Speriamo non l’Italia, per tradizione e quantità legatissima a Selosse.

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