commenta
Degustazioni News

Tutto il fascino degli champagne di Pascal Agrapart

Ho già avuto modo di parlare di Pascal Agrapart in occasione di una mini verticale del suo champagne di punta, quello straordinario millesimato che risponde al nome di...
di Alberto Lupetti

Ho già avuto modo di parlare di Pascal Agrapart in occasione di una mini verticale del suo champagne di punta, quello straordinario millesimato che risponde al nome di Vénus. Ora ritorno su questo bravissimo produttore (RM) di Avize, ma mi sposto all’estremo opposto della gamma di Agrapart per parlare del suo “base”, che non è meno sorprendente. Anzi, vista la sua qualità e la costanza di questa (cosa tutt’altro che scontata nei sans année de piccoli récoltant), questa etichetta si colloca tra i migliori non millesimati di Champagne. Sto parlando di Les 7 Crus, che già mi aveva favorevolmente colpito nel corso delle degustazioni di Grandi Champagne 2012 e che ha fatto il bis pure quest’anno, in occasione degli assaggi della seconda edizione della guida. A dirla tutta, l’intera gamma di Agrapart mi è piaciuta tantissimo, raccogliendo valutazioni comprese tra i 90/100 e i 94/100, dimostrando così la costanza qualitativa di cui sopra anche all’interno della gamma, che non è poco. La troverete recensita tutta quanta nella prossima edizione di Grandi Champagne, in uscita a fine ottobre, tutta a eccezione di questo champagne che può essere definito l’entry level del mondo Agrapart. E che, così, è qui proposto.

foto pascal agrapart in cantina 

Pascal Agrapart possiede vigneti non solo ad Avize, ma anche a Cramant, Oger, Oiry e un po’ anche a Bergères Les Vertus, Avenay Val d’Or e Mardeuil, per un totale di 10 ettari. Da qui l’idea di racchiudere tutti questi Cru in una sola cuvée, un blanc de blancs, ovviamente. Così ecco il nome di Les 7 Crus, che, nel caso di questa bottiglia, è stato tirato a maggio 2010 unendo in parti uguali i vini frutto della vendemmia 2009 e della 2008, questi ultimi vinificati in barrique. Dopo il dégorgement, lo champagne è stato dosato a 7 g/l.

bottiglia champagne agrapartLes 7 Crus
100% Chardonnay
Il naso è una fotografia della varietà e della sua espressione nella Côte des Blancs: le note di lieviti si accompagnano a straordinarie freschezza e mineralità salina, per poi virare man mano su un frutto a pasta bianca che regala fini dolcezze, complice anche uno spunto di miele. Sulle prime può non sembrare un vino molto complesso, invece è certamente molto gradevole, quasi accattivante nella sua vivace freschezza. La bocca conferma un’ottima materia e, sebbene sia simmetrica con il naso, porta il frutto (pesca bianca) e le dolcezze in evidenza, stavolta sugli agrumi in canditura. Che poi segnano il finale al fianco di una gustosa sapidità, ancora salina, e una continua sensazione di freschezza e pulizia. Risultato: un gran bello champagne che si adatta benissimo a un aperitivo di classe superiore. Ma non solo…
Voto: 90/100

Gli champagne Agrapart sono distribuiti in esclusiva da:
Pellegrini – tel. 035/781010 – www.pellegrinispa.net

Suggerimenti a tema:

0 risposte a “Tutto il fascino degli champagne di Pascal Agrapart”

  1. Agrapart ,un nome che ricorda lo Chardonnay minerale e con finale sapido ,eccezzionale! Les 7 Crus e Venus , le migliori cuvee di questo vigneron sono ai lati opposti della sua produzione.

    • Les 7 Crus e Vénus sono certamente due grandi champagne, ai due estremi della gamma, come fa giustamente notare lei, ma in mezzo ci sono etichette non meno eccellenti. A cominciare dall’Avizoise 2006…

  2. In più occasioni bevuto solo il base les 7 crus e non posso che condividerne le lodi e il punteggio, finalmente alto per un vino d’ingresso.
    Ecco un produttore – mi corregga se sbaglio – i cui vini, se non si possono definire estremi, sono comunque realizzati in vigna e in cantina secondo certi dettami conuni ad altri vignerons, ma vivaddio questi almeno si degustano e si gustano con il massimo piacere, senza il bisogno di un soccorso di tipo cerebrale…….

  3. Definizione perfetta! Pascal Agrapart è il prototipo del vigneron ma… senza averne anche i “difetti”, eccezion fatta per una produzione limitata e non sempre perfettamente costante nella qualità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.