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Ancora sulla vendemmia 2013 in Champagne

Come promesso, ecco altri autorevolissimi commenti sulle vendemmia appena terminata in Champagne. Nel caso, ecco le parole di due importanti chef de cave di altrettante grandi maison, Benoît...
di Alberto Lupetti

vendemmia 2013 in champagne

Come promesso, ecco altri autorevolissimi commenti sulle vendemmia appena terminata in Champagne. Nel caso, ecco le parole di due importanti chef de cave di altrettante grandi maison, Benoît Gouez di Moët & Chandon e Didier Mariotti di G.H. Mumm.

Benoît Gouez di Moët & Chandon

Benoît: “La vendemmia è appena terminata (6 giorni fa, N.d.R.), pertanto è troppo presto per parlare della qualità dei vini, anche perché il periodo della fioritura è stato piuttosto contrasto. A ogni modo, mi aspetto una serie di grandi vini, mentre con altri sarà quasi una sfida lavorarci.

Evidentemente, la star di questa vendemmia è stata lo Chardonnay e non soltanto nella Côte des Blancs. Con un grado alcolico potenziale di 10,4 e un’acidità totale di 8,0 il bilanciamento è notevole! Secondo classificato il Pinot Noir, con valori rispettivamente di 10,4 e 8,2. Nel nostro caso, abbiamo raccolto grappoli eccellenti ad Aÿ per le vinificazioni in rosso, ma anche i Pinot Noir degli altri Cru della Montagne, sia a sud (Bouzy e Ambonnay), sia a nord (Verzy, Verzenay e Mailly) sembrano molto buoni, forse non potenti, ma certamente eleganti, a parto tutti abbiano fatto come noi, ovvero selezionati i grappoli per rimuovere quelli attaccati dalla muffa nella seconda parte della vendemmia.

Infine, con 9,3 grandi alcolici potenziali e un’acidità di 8,5, il Pinot Meunier sembra un po’ povero e potrebbe mancare di sostanza. Nel nostro caso, però, penso che siamo riusciti a raggiungere una buona qualità proprio nel periodo centrale della vendemmia, mentre al termine lo sviluppo di muffe ha limitato il potenziale di questa varietà.

Semmai, l’aspetto negativo di questa vendemmia è stata la Côte des Bar, che ha subìto fortissimi temporali e grandinate durante tutto l’anno. Infatti, il gradi alcolico potenziale è stato di soli 9,1 e le muffe sono state presenti un po’ ovunque: pertanto, un sfida”.

Didier Mariotti di G.H. Mumm

Didier: “Da più di 20 anni non avevamo vendemmiato a ottobre! C’è stata un po’ di preoccupazione al momento della fioritura, vista la pioggia e il fatto di sapere che la vendemmia sarebbe stata più tardiva del solito… e con un tempo che nella Champagne è raramente soleggiato in questo periodo dell’anno! Ma alla fine il tempo è stato clemente con noi poiché il mese di settembre è stato ben soleggiato e con pochi episodi di pioggia. Abbiamo quindi potuto vendemmiare delle uve di qualità e con bella maturità e acidità. Questa vendemmia sarà segnata anche dell’eterogeneità: alcuni Cru hanno subìto le piogge più di altri, ma i vendemmiatori hanno potuto selezionale le uve raccolte.

Senza pronunciarmi ancora ufficialmente, comunque, mi sembra di vedere un potenziale interessante in questa vendemmia. Però, voglio aspettare di assaggiare i vini prima di annunciare definitivamente la realizzazione o no di un millesimato, anche se è il mio augurio più forte perché vorrei poter conservare nella nostra ‘vinothèque’ il ricordo di questa bella vendemmia di ottobre…”.

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