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Consigli

Champagne: consigli per il cenone e il pranzo di Natale

Ci siamo, sono arrivate le feste di questa ultima parte del 2013, Natale in primis. Nonostante la crisi che ancora attanaglia il Belpaese e le inevitabili ristrette cui...
di Alberto Lupetti

quale champagne a Natale?

Ci siamo, sono arrivate le feste di questa ultima parte del 2013, Natale in primis. Nonostante la crisi che ancora attanaglia il Belpaese e le inevitabili ristrette cui saranno costrette molte famiglie, gli italiani cercheranno di non rinunciare al cenone natalizio e al pranzo del 25 (si stima oltre un miliardo di euro di spesa per il primo e addirittura di più per il secondo), forse i più importanti momenti conviviali a tavola.

Il cenone della notte di Natale è solitamente imperniato sul mare, mentre il giorno dopo ci si muove verso piatti di carne, ma i vini? Neanche a questi gli italiani vogliono rinunciare e in linea teorica si prevedono bianchi e/o bollicine per il primo, ancora bollicine e rossi per il secondo. A meno di non scegliere… lo champagne che, grazie alla sua inarrivabile versatilità, è in grado non solo di assolvere tutti i succitati ruoli, ma anche di farlo regalando momenti di assoluto piacere. Va bene, abbiamo parlato di ristrettezze, pertanto consigliare lo champagne a Natale può sembrare fuori luogo… O no? Beh, a ogni modo ecco qualche consiglio a tema champagne, sia per il cenone del 24 sera, sia per il pranzo di Natale, anzi tre etichette per ciascuna di queste due occasioni, suddivisi per fasce di prezzo in modo da riuscire a coinvolgere un po’ tutti. Si tratta di etichette regolarmente reperibili in Italia estrapolate dalla nuova edizione della guida Grandi Champagne, dove ovviamente sono recensiti con dovizia di particolari.

Il cenone del 24 dicembre

champagne Henri Giraud Esprit blanc de blancsHenri Giraud – Esprit blanc de blancs
Da questo nome fortemente legato al Pinot Noir, ecco un 100% Chardonnay non millesimato che va ad arricchire la linea Esprit.
Non è un champagne complesso, ma veramente buono nel suo essere agrumato e minerale, morbido e gustoso.
Tutto da bere.
Prezzo: circa 48,00 euro

bottiglia di champagne Bruno Paillard - Blanc de blancs 2002Bruno Paillard – Blanc de blancs 2002
Bruno Paillard è bravo, bravissimo, ma con lo Chardonnay si esalta.
E se lo fa già con il non millesimato, figuriamoci con gli altri! Così, in questa grande annata M. Paillard ci mette davanti a un bicchiere complesso, addirittura pregiato, dinamico ma anche equilibrato. Eccellente.
Prezzo: 90,00 euro

bottiglia di Taittinger - Comtes de Champagne 2004Taittinger – Comtes de Champagne 2004
Non ho timore di dire che questo champagne è a mio avviso il miglior blanc de blancs.
Buono, buonissimo, capace di invecchiare magnificamente e saper andare perfino oltre l’annata a fronte di vendemmie non memorabili. Autorevole e coinvolgente, esalta qualsiasi tavola (e non solo…).
Prezzo: circa 160,00 euro

 

Il pranzo di Natale

bottiglia di champagne Ernest Remy Millésime 2004Ernest Remy – Millésime 2004
Solo Pinot Noir per uno champagne davvero bello, anzi… buono.
È ricco e fresco, complesso e bevibilissimo.
Davvero per tutti, in ogni senso.
Anche per coloro che non amano i… blanc de noirs. Il tutto a  fronte di una rapporto qualità/prezzo da record.
Prezzo: meno di 40,00 euro

champagne Larmandier-Bernier - Rosé de saignéeLarmandier-Bernier – Rosé de saignée
Grande produttore RM che è un autentico artista dei blanc de blancs, ma è anche capace di sorprendere con un rosé 100% Pinot Noir macerato sulle bucce e poi pure dosato da extra-brut.
È un rosé talmente appagante da poter essere definito perfetto.
Una sorpresa.
Prezzo: intorno ai 75,00 euro

champagne Dom Pérignon Vintage 2004Dom Pierre Pérignon – Vintage 2004
Richard Geoffroy stupisce ancora una volta con uno champagne che incarna perfettamente le caratteristiche del marchio a fronte di complessità e tanta, tanta eleganza.
Buonissimo da solo, buonissimo con tutto.
Un grande Dom Pérignon che sa conquistare già oggi pur prospettandosi eccezionale domani.
Prezzo: 130,00 euro

E per il Panettone (o il Pandoro)? Vi prego, evitiamo lo champagne e qualsiasi spumante brut, ma se avete proprio voglia di brindare con il panettone, beh fatelo con un demi-sec o un doux!

Auguri di Buon natale a tutti!

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0 risposte a “Champagne: consigli per il cenone e il pranzo di Natale”

  1. La passione mi costringe a leggerVi sempre con grande attenzione e trasporto.
    Da oggi poi …..4 bottiglie su sei sono sulla mia tavola proprio in questi giorni.

    Buon Natale e complimenti.

    • Grazie, mi fa molto piacere!
      In proposito dei consigli natalizi, poi, beh, vedo che ho dato buone indicazioni…
      Buon Natale

  2. Sono a chiederle – se lo conosce – un giudizio su Chartagne-Taillet Les Barres – forse è inserito nella nuova guida, ma alla Mondadori non è ancora arrivata.
    Meunier 100%, extra brut, millesime 2008, 48 mesi sui lieviti, non filtrato.
    Ulteriore informazione, di cui però ignoro il significato, prodotto da – vigne francaise non greffée “vitis vinifera”.
    L’ho acquistato – pagandolo non poco – dietro indicazione del mio enotecario.
    E’ importato da Moon Import, il che di per sè sarebbe una garanzia di champagne di qualità, anche se Mongiardino importa per la maggior parte champagne non facili, decisamente da appassionati…..
    Vediamo….se non è inserito in guida, restituisco la bottiglia.
    grazie, buon anno!

    • Chartogne-Taillet, sì, lo conosco, anche se non lo riprovo dal… Oddio, dal 2007! A me, onestamente, non è mai piaciuto, ma è questione di gusti personali. D’altronde è difficile che Moonimport sbagli un produttore…
      A ogni modo, cimentarsi con il Pinot Meunier in purezza non è affatto facile e, consegnati alla memoria i capolavori di René Collard, a colpire con questo tipo di champagne sono rimesti in pochi: Francis Egly, Benoit Tarlant, Françoise Bedel (anche se non sempre in purezza) e, naturalmente, Jerome Prevost.
      Comunque, in guida non c’è e, a proposito della guida, strano non l’abbia trovata in Mondadori… Ma di quella città? L’ha fatta ordinare? Perché in Mondadori ce l’hanno.

  3. A fine novembre, alla Mondadori di Milano, la guida non l’avevano neanche in carico, sarà nel frattempo arrivata.
    E’ proprio il “Meunier in purezza” di questo Chartogne- Taillet che mi ha lasciato perplesso, memore appunto dell’eccellente J.Prevost, (gli altri purtroppo li conosco solo di nome).

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