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Millésime

Bruno Paillard: ecco i millesimati 2004

(II PARTE) Bene, dopo aver conosciuto il Blanc de blancs, uno dei due Millésime 2004 di Bruno Paillard, è la volta dell’altro, ovvero dell’Assemblage. Che, per la prima volta,...
di Alberto Lupetti

champagne bruno paillard(II PARTE)

Bene, dopo aver conosciuto il Blanc de blancs, uno dei due Millésime 2004 di Bruno Paillard, è la volta dell’altro, ovvero dell’Assemblage. Che, per la prima volta, non vede nel suo assemblaggio il Pinot Meunier, ma solo Pinot Noir e Chardonnay, provenienti da 9 Cru dei quali Paillard non ha voluto rivelare né i nomi, né le proporzioni.

Ma com’è stata per Bruno Paillard la 2004? “Un’annata caratterizzata da un clima tranquillo e armonioso, lontano dagli eccessi di calore del millesimo precedente… Si può anche dire che è stata relativamente asciutta e fresca rispetto alla media del decennio. Con un marzo fresco e un aprile poco propenso al gelo, la germogliazione della vite è stata tardiva e la fioritura si è estesa dal 10 al 20 giugno. Un luglio, caldo e secco, poi, ha favorito lo sviluppo sano della pianta, mentre il pericolo di stress idrico è stato sventato da un mese di agosto molto piovoso. L’acqua, così, ha rilanciato sia la crescita degli acini, sia la loro maturazione, confortate pure da un settembre magnifico, con un’insolazione importante e temperature elevate. La bellissima fine di stagione ha così consacrato la qualità di un millesimo nel quale l’abbondanza di grappoli molto sani chiedeva soltanto di maturare. La vendemmia è inizia il 25 settembre per il Pinot Meunier e il 27 per lo Chardonnay e il Pinot Noir”.

Bruno Paillard

Per quanto riguarda l’etichetta dell’Assemblage 2004, invece, la sua illustrazione è stata affidata all’artista georgiano di nascita e armeno di etnia Arthur Djoroukhian, che ha lavorato sul tema dell’annata “Armonia, sinfonia”. Per Djoroukhian non si tratta di rappresentare semplicemente l’oggetto, né di metterlo in scena, ma di un’affermazione alla maniera dei Nouveaux Réalistes: l’oggetto reale si afferma in quanto tale con il suo potere evocatore e polemico.

bottiglia di champagne Assemblage 2004Assemblage 2004
52% Pinot Noir, 48% Chardonnay; dosage 5 g/l
dég. mar. 2013 – Ho, abbiamo sempre preferito il Blanc de blancs all’Assemblage, ma stavolta… Il naso, infatti, è bello ricco, grasso ma elegante allo stesso tempo, fruttato e agrumato, arricchito da spunti di spezie, cioccolato bianco e frutta secca, oltre al sottofondo minerale… Insomma, promette molto, molto bene. E mantiene, perché l’assaggio ha un attacco polposo fruttato, prima di una progressione figlia non tanto dell’acidità, quanto di una mineralità marina che dona una gustosa sapidità. Non mancano spunti di orzo e un finale pulito e asciutto, valorizzato da una bollicina molto fine. Un gran bello champagne, soprattutto completo in quanto ha sia acidità, sia struttura.
Voto: 91/100

Accidenti che bella sorpresa! Penso, infatti, che sia la prima volta che, tra i Millésime di Bruno Paillard, l’Assemblage batta il Blanc de blancs. Infatti, anche questo Assemblage è stato interpretato su un versante elegante più che opulento, come abbiamo già visto con lo Chardonnay in purezza, ma alla fine il risultato ci sembra superiore in quanto il vino è particolarmente riuscito nel suo essere tanto soddisfacente per l’appassionato, quanto gradevole per il grande pubblico.

Ora, personalmente non sono mai stato contrario al Pinot Meunier, ma sarà un caso che il primo Assemblage senza questa uva sia risultato così buono? Chissà…

Gli champagne Bruno Paillard sono distribuiti in esclusiva da:
Cuzziol – tel. 0438/4564 – www.cuzziol.it

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2 risposte a “Bruno Paillard: ecco i millesimati 2004”

  1. Ho assaggiato ieri questo champagne (deg. marzo 2012) e devo dire che, per i miei gusti da semplice appassionato, l’ho trovato estremamente buono: grande armonia tra ricchezza e freschezza, e delle bollicine semplicemente strepitose. Credo che il mio palato gli derebbe un punteggio più alto del suo!
    Cordiali saluti

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