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Cuvée de Prestige

La grande Cuvée Nicolas François Billecart in verticale!

I PARTE Avevo una promessa da parte di François Domi, il bravissimo chef de cave di Billecart-Salmon: la prossima volta che sarei tornato, mi avrebbe deliziato con una sontuosa...
di Alberto Lupetti

tappo champagne billecart salmon

I PARTE

Avevo una promessa da parte di François Domi, il bravissimo chef de cave di Billecart-Salmon: la prossima volta che sarei tornato, mi avrebbe deliziato con una sontuosa verticale. Detto fatto: durante un mio recente viaggio in Champagne, insieme agli amici Amedeo Pasquino (delegato AIS Lecce) e Pascal Tinari (sommelier del ristorante di famiglia, la fantastica Villa Maiella), eccoci tornare a Mareuil-sur-Aÿ da Billecart-Salmon per ritrovare François e, naturalmente, dedicarci a questa verticale. A me personalmente forse avrebbe affascinato maggiormente quella di Blanc de blancs, ma François ha scelto la Cuvée Nicolas François: giustamente, visto che si tratta della cuvée de prestige della maison. Oddio, non che mi dispiaccia, chiariamolo subito, perché l’NF (come lo chiamano affettuosamente gli appassionati…) è senza dubbio un grande champagne e la verticale mi dà l’opportunità di confrontare tutte insieme diverse annate e farlo con le bottiglie nelle migliori condizioni possibili. D’altronde, l’NF è stato il primo, grande champagne che ho iniziato a conoscere approfonditamente grazie a bevute memorabili insieme a Federico Angelini e ricordo benissimo le vecchie bottiglie con l’etichetta azzurra…

 François Domi, chef de cave di Billecart-Salmon
Il bravissimo François Domi, chef de cave di Billecart-Salmon: è con la sua opera che la maison di Mareuil-sur-Aÿ sta conoscendo un’ulteriore e netta crescita qualitativa. Pur essendo parimenti cresciuta anche la produzione…

La Cuvée Nicolas François fu creata nel 1964 da Jean Roland-Billecart (il padre di François e Antoine, attuali proprietari della maison) per onorare il fondatore. Oggi è ancora l’etichetta più emblematica di Billecart-Salmon insieme al rosé Elisabeth. È prodotta con le migliori uve dei villaggi classificati 100% di Ambonnay, Aÿ, Mailly e Verzenay per il Pinot Noir, Avize, Choully, Cramant e Le-Mesnil per lo Chardonnay, quindi si tratta di uno champagne Grand Cru, anche se la maison non si preoccupa di sottolinearlo. Come consuetudine Billecart, i mosti subiscono prima il debourbage a freddo (cosa che avviene sin dagli anni ’50) e poi sono fermentati a bassa temperatura (<15°C) in gran parte in cuve in acciaio da 50 hl, ma anche in barrique di Bourgogne vecchie almeno 10 anni. Nel caso della Cuvée Nicolas François, il legno pesa per poco più del 10%, mentre non tutti i vini che entrano nell’assemblaggio svolgono la malolattica. A proposito di assemblaggio, è interessante sapere che, dopo questo, il vino è portato a -4°C prima dell’imbottigliamento.

Lo stile di Billecart-Salmon è improntato alla leggerezza e all’eleganza, ma sono davvero pochi gli champagne con la setosità e la texture di questa cuvée, che con l’attuale chef de cave François Domi ha perfino raggiunto un bilanciamento straordinario.

cantina di Billecart-Salmon
La cantina di Billecart-Salmon, con le cuve termoregolate da 50 ettolitri.

Cuvée Nicolas François
60% Pinot Noir, 40% Chardonnay

bottiglia di billecart salmon anno 20022002
dég. ott. 2012, 4 g/l – Naso complesso che poggia su un fondo di maturità ed esprime tanto frutto e mineralità in un contesto che definirei ‘brillante’, ovvero luminoso, vivace, mai pesante. Bocca croccante e freschissima, ancorché ricca, di sviluppo agrumato e minerale. Finale asciutto-salino con continui ritorni fruttati di ragguardevole lunghezza e persistenza.
Champagne elegante e molto bilanciato, tra le migliori espressioni in assoluto di questa annata. Che a me non fa impazzire, ma in questo caso…
Voto: 95/100

billecart-salmon-20002000
dég. apr. 2012, 7 g/l, malo bloccata – Olfatto opulento, spesso, “caldo”, grasso sul versante del burro, ma anche dolcemente e piacevolmente fruttato. Sembra più potente ma meno complesso del 2002.
Palato sorprendente in quanto è più nervoso e fresco di quanto ci si aspetterebbe. È pieno e avvolgente di frutto, con rotonde dolcezze e una componente agrumata che lo amplia e lo rinfresca. Ecco, è più largo che profondo, ma incredibilmente gustoso e persistente. Chiude addirittura asciutto e sapido.
Un 2000 semplicemente sorprendente…
Voto: 94/100

champagne Billecart Salmon 19991999
Lanciato dopo il 2000, è recensito nella guida Grandi Champagne 2014-15
Voto: 94/100

bottiglia di billecart salmon anno 19981998
dég. nov. 2011, 6 g/l – Naso “aperto” che ti viene letteralmente incontro tanto è generoso, vivace. È giustamente maturo, tutto giocato sul fronte del fruttato, dal giallo al secco, oltre a note di pasticceria secca e spezie. Ha fascino.
Bocca densa ma fresca, molto minerale, al punto che questa mineralità ne rappresenta tutto lo sviluppo fino alla chiusura, con un lungo agrume a sfumare. Paradossalmente, questo vino sembra oggi piuttosto chiuso, ovvero ancora giovane, da esprimersi completamente.
Così, alla fine, lo definirei un vino interlocutorio, nel senso che mostra una bellissima stoffa e un gran bel bilanciamento, ma chiede ancora tempo.
Voto: 93/100

champagne Billecart Salmon 19961996
dég. dic. 2005, 7 g/l – Lanciato dopo il 1997, questo champagne ha portato al debutto il nuovo habillage. Oggi si offre con un olfatto che, pur essendo assolutamente coerente con lo stile della maison e dell’etichetta, sembra più fine che pienamente espressivo, pur denotando tanto, tanto fascino. Nel dettaglio, è piuttosto maturo sul frutto (pera), oltre a note di pan d’épices, una certa burrosità di fondo e un accenno fungino. Il palato è assolutamente da 1996, ma anche molto ben integrato, nel senso che la potente acidità tende letteralmente il vino, che risulta così intensamente fresco, agrumato, minerale. E, soprattutto, sembra non voler finire mai.
Ecco, è uno dei rarissimi 1996 di eccezionale equilibrio. Grande.
Voto: 96/100

Nella prossima puntata andremo ancora più indietro per arrivare fino alla vendemmia 1982, il tutto andando a scoprire altre cinque annate di Cuvée Nicolas François Billecart…

barricaia billecart salmon
In un edificio vicino, invece, è stata sviluppata la barricaia: una piccola parte dei mosti dell’NF fermenta in legno.
Gli champagne Billecart-Salmon  sono distribuiti in esclusiva da:
Velier – Tel. 010/3108611 – www.velier.it

Suggerimenti a tema:

0 risposte a “La grande Cuvée Nicolas François Billecart in verticale!”

    • Un’annata non molto conosciuta e certamente meno “importante” della ’82 e della ’88, ma davvero sorprendente. Sarà recensita proprio nella seconda puntata… L’NF, comunque, è un grande champagne, capace di invecchiare magnificamente e che sotto la mano di François Domi si è fatto anche più raffinato.

  1. Ciao Alberto, ho cercato questa verticale che hai raccontato qualche mese fa, poichè sabato scorso, con un gruppo di amici appassionati di vino e champagne, abbiamo aperto una bottiglia di Cuvée Nicolas François 1998. La bottiglia era di un nostro amico proprietario di un’enoteca/gastronomia, abbiamo avuto cura di aprirla un’ora prima e raffreddata in acqua e ghiaccio. Quando abbiamo iniziato la degustazione siamo rimasti però molto perflessi. Il naso all’inizio era abbastanza chiuso e devo dire che dopo un pò di tempo nel bicchiere si è concesso ben poco, aveva un buon perlage all’inizio,ma dopo qualche minuto era quasi del tutto sparito nel bicchiere, ma la vera delusione è stata all’assaggio, l’abbiamo trovato del tutto squilibrato con un’acidità troppo invadente e una chiusa che lasciava la bocca quasi tannica! abbiamo fatto fatica a finire la bottiglia. Abbiamo pensato ad una bottiglia “sfiga”, secondo te è possibile che la bottiglia si sia rovinata in questi anni (è stata almeno 2 anni sullo scaffale dell’enoteca) oppure è probabile che già all’origine non fosse perfetta?
    ti ringrazio e ci vediamo l’11 a Roma!

  2. Illustre Alberto salve, giusto questo mese mi sono stappato il vintage 2004, l’extra brut ed ancora una volta l’NF del 98….ritengo che gli champagne Billecart siano sempre dei grandissimi vini in tutte le loro declinazioni….
    PS: mi accorgo ora di un errore nel mio vecchio commento di un anno fa…non ho mai bevuto l’86 ma piu’ volte il ’98. A presto

    • Assolutamente d’accordo! E, alla luce degli assaggi delle varie edizioni della guida, la qualità è nettamente in ascesa. Da provare il Sous Bois, il Blanc de blancs (millesimato e non) e… l’NF 2002-

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