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Cuvée de Prestige

Krug e l’annata 2002: è la volta del Clos du Mesnil

Tra le varie annate di Krug, la 2002 è stata senza dubbio la più attesa dalla maggior parte degli appassionati (personalmente, invece, aspetto con ansia la 2008, ma...
di Alberto Lupetti

Champagne Krug Clos du Mesnil 2002

Tra le varie annate di Krug, la 2002 è stata senza dubbio la più attesa dalla maggior parte degli appassionati (personalmente, invece, aspetto con ansia la 2008, ma c’è tempo…). Non a caso, il Krug 2002 (mi ha detto Olivier che si dice così e non Vintage 2002…) è di fatto già esaurito e gli esemplari in giro vedono il prezzo salire costantemente, per buona pace della maison che non voleva capitasse tutto ciò. Da una decina d’anni, comunque, in occasione delle grandi annate, sono quattro i Krug che vedono la luce, pertanto in una grande annata come la 2002 abbiamo: la Grande Cuvée (quella base 2002 è la ‘158ème Édition’), il suddetto millesimato, il Clos du Mesnil e il Clos d’Ambonnay. Beh, se per quest’ultimo c’è ancora da attendere, per il mitico blanc de blancs targato Krug, invece, ci siamo!

Krug Clos du Mesnil 2002
Eccolo l’ultimo nata in casa Krug, lo straordinario Clos du Mesnil 2002: un mostro!

Sul Clos du Mesnil s’è detto tutto e di più, pertanto rimando ai vari articoli su questo stesso sito per i dettagli su questo champagne. Importante, invece, ricordare che si tratta “dell’espressione di un singolo terroir secondo Krug” e che anche in questo caso “il rispetto dell’individualità” non viene meno in quanto da questo vigneto si ricavano in media una ventina di vini, poi selezionati per l’assemblaggio finale in base alle caratteristiche dell’annata. Questo significa che Krug rimane il ‘tempio dell’assemblaggio’ (definizione del sottoscritto…) anche a fronte di un singolo vigneto!

Questo champagne Clos du Mesnil 2002 ha maturato sui lieviti ben 12 anni, dopo che la vendemmia, all’interno delle mura, iniziò il 15 settembre e si concluse il 17 settembre, il cui risultato furono “vini fruttati, vivaci, delicati e ben equilibrati”. Secondo Eric Lebel, chef de cave Krug “la posizione unica del Clos du Mesnil, la decisione di iniziare la vendemmia nel momento migliore e la nostra ossessione per ogni più piccolo dettaglio hanno permesso di coniugare una grande ricchezza ed espressività aromatica con la freschezza, la durata, la precisione e la finezza che contraddistinguono il Clos du Mesnil”.

Clos du Mesnil 2002

Krug Clos du Mesnil 2002100% Chardonnay
dég. IV trim. 2015, bott. n. 4.566, ID 115024 – Naso di grandissima intensità, certamente identificativo di un Krug, ma con una ricchezza quasi inusuale che lo rende un Clos du Mesnil molto particolare. Esprime in maniera evidente, netta, lo Chardonnay della Côte des Blancs (il che non è sempre scontato…) al fianco della personalità dell’annata e dello stile inimitabile Krug. Così risulta intensamente agrumato, nettamente mineral/salino, finemente tostato, anche meno grasso del solito. Per questo piace, ammalia, intriga, conquista. La bocca è tesissima, innanzitutto e nuovamente agrumata, ancora animata da questa sensazione di ricchezza, di intensità, certamente figlie dall’annata, ma anche tesa, asciutta e sapidissima. È travolgente non tanto per la spinta acida (comunque presente ben oltre la media dell’annata), quanto per questa incredibile ricchezza, che si sviluppa autorevolmente fino al finale addirittura salato, ovvero ancora minerale, marino, iodato. In questo momento ha ancora ed evidentemente bisogno di tempo per liberare tutta la sua gigantesca personalità, visto che appare ancora imbrigliato, frenato, ma, proprio per questo, sarà senza dubbio un grandissimo Clos de Mesnil. Forse uno dei più grandi mai fatti… Standing ovation.
Voto: 98/100

Olivier Krug
Olivier Krug durante la nostra ultima visita. Ci ha fatto vivere l’annata 2002 secondo Krug, ma non solo. Grazie!

Abbiamo (il sottoscritto, Vania Valentini, Thomas Rossi e Francesca Bassetti) assaggiato questo champagne venerdì scorso, nel corso di una visita alla maison ospiti del mitico Olivier Krug. Che, ogni volta, ci insegna qualcosa di nuovo. Oltre ad avermi illustrato nel dettaglio cos’è la Grande Cuvée oggi (ne parlerò presto), ci ha fatto vivere l’esperienza della degustazione con la musica. A ogni vino il suo brano e… accidenti se funziona! I sensi si esaltano e così la stessa degustazione. Con il Clos du Mesnil il pezzo ‘Allegro molto appassionato, Concerto pour violon en mineur’ di Isaac Stern scelto dal musicista champenois Jean-Philippe Collard funziona eccome! Provare per credere. Mentre il ‘Nessun dorma’ con la Grande Cuvée 158ème Édition, beh… wow!

Ah, già, perché il buon Olivier ci ha fatto fare un vero e proprio viaggio nell’annata 2002 secondo Krug: prima il Clos du Mesnil, poi il Krug 2002 (ho imparato il nome esatto, eh!), infine la suddetta Grande Cuvée. Che dire? Che nonostante io sia un fan sfegatato del millesimato, avendo detto più volte che ritengo il ‘Vintage’ la vera essenza di Krug, stavolta devo rimangiarmi tutto e inchinarmi di fronte alla magnificenza del Clos du Mesnil, che svetta nettamente sulle altre due cuvée. Per il resto, confermo quanto detto nei rispettivi articoli tra febbraio e marzo di quest’anno: Grande Cuvée 158ème Édition eccellente, di una ricchezza che stordisce e in grado di riconciliare oggi anche gli appassionati più ‘incartapecoriti’ con quest’etichetta. Krug 2002, invece… anche in questo caso confermo quanto detto a suo tempo: buono, buonissimo, ma… In questo momento berrei più volentieri Krug 2003, ecco! D’altronde, se a quest’ultimo colui che in Francia è ritenuto il miglior critico del vino (Michel Bettane) gli ha tributato 20/20 una ragione ci sarà. No?

(ha collaborato alle schede di degustazione Vania Valentini)

Gli champagne Krug sono distribuiti in esclusiva da:
Moet-Hennessy Italia – tel. 02/671411 – www.moethennessy.it

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8 risposte a “Krug e l’annata 2002: è la volta del Clos du Mesnil”

  1. Buonasera Sig. Lupetti

    Leggere i Suoi articoli è sempre estremamanete piacevole, non oso immaginare come sia provare questo Krug. A quando una Masterclass in Lombardia su questa maison?

    Volevo chiederle cosa ne pensa del Cesarini-Sforza Brut “Le Millesimè” (2013) che si può trovare intorno ai 7€ in offerta da Esselunga. Personalmente lo trovo eccezionale e con una qualità prezzo senza eguali.

    La ringrazio per la disponibilità

    Cordiali Saluti

    Andrea

    • Buongiorno,
      grazie!
      Su Krug sto valutando la fattibilità della cosa, vedremo…

      Ho assaggiato l’ultima volta un Cesarini-Sforza al Vinitaly di 7-8 anni fa, quindi non saprei dirle. Ma se le piace tanto (e a quel prezzo..) non c’è assolutamente da discuterne!

  2. Buongiorno, non mi è chiaro il concetto, si tratta di un assemblaggio di una ventina di vini di una medesima parcella, ma compresa la quota di vins de réserve – come in tutti gli champagne millesimati e non – oppure no?
    Anche la première cuveé sans année di B.Paillard, Lei disse una volta essere un multimillesimato…
    Mi può rimandare a qualche articolo nel sito che chiarisca questi passaggi non proprio semplici se non visti in pratica?
    Grazie

    • No, si tratta di un millesimato, quindi senza vins de riserve ma con le uve di una sola annata.
      Una sola annata e un solo vigneto, ma, da questo vigneto, Krug non ricava un solo ‘tipo’ di vino, ma una ventina diversi. Poi, a seconda dell’annata, ne sceglie alcuni per produrre il Clos du Mesnil, mentre gli altri li dirotta nella Grande Cuvée o nel Vintage.
      Ne parlai qui: https://www.lemiebollicine.com/5227-krug-clos-du-mesnil-2003/
      Spero di averle chiarito i dubbi.

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