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Millésime

Mémoire de Vignes: quando il Pinot Noir stupisce

C’è un piccolo produttore di Verzenay che a mio avviso è ingiustamente poco conosciuto (e considerato…). È Michel Arnould, RM nato nel 1929 a seguito della grande crisi...
di Alberto Lupetti

Degustazione Michel Arnold Mémoire de Vignes 2008

C’è un piccolo produttore di Verzenay che a mio avviso è ingiustamente poco conosciuto (e considerato…). È Michel Arnould, RM nato nel 1929 a seguito della grande crisi e oggi condotto ancora a livello familiare. Ebbene, riflettendoci un attimo, viene fuori che in tutte le edizioni della guida Grandi Champagne questo produttore ha dimostrato sempre un elevato valore, con champagne molto ben fatti, certamente territoriali e, cosa più importante, molto, ma veramente molto buoni. Con picchi di assoluta eccellenza. Come nel caso del Mémoire de Vignes, la più preziosa interpretazione in purezza del Pinot Noir di Verzenay da parte del produttore.

La maison Michel Arnould
La maison Michel Arnould nel centro del villaggio Grand Cru di Verzenay. I suoi champagne si dimostrano costantemente e puntualmente ottimi!

Già la bottiglia particolare (non a caso è proposta nel solo formato da 0,75) tradisce l’importanza di questo champagne, salvo poi scoprire che è frutto delle uve dei vecchi lieux-dits ‘Les Coutures’, ‘Les Potences’ e ‘Les Perthois’, a ridosso del mulino di Verzenay sulla collina detta ‘Le Mont Boeuf’, con piante di 50 anni a conduzione naturale, tanto che i vigneti sono classificati HVE. La fermentazione avviene in cuve di acciaio termoregolate e, dopo il tiraggio, lo champagne matura 5 anni sui lieviti prima di essere dosato da ‘brut basso’, a 7,5 g/l nel caso del 2008. Da notare che la liqueur è fatta con vecchi vini da solo Pinot Noir di Verzenay. Insomma, è uno champagne di ‘selezione’ che vuole esprimere la nobile varietà nera su suolo calcareo tipico della parte nord della Montagne de Reims.

Mémoire de Vignes 2008

Michel Arnold Mémoire de Vignes 2008100% Pinot Noir
Aspettate questo champagne nel calice, perché la sua espressione timida ha bisogno di tempo per esprimersi. Il primo naso denota evidentemente una grandissima potenzialità, che significa una materia di prim’ordine e un’acidità travolgente nel rispetto dell’annata. Molto acutamente, Daniele Agosti (il bravissimo titolare di quel tempio della carne che è il ristorante Mamma Mia di Roma, tra l’altro sede delle degustazioni ‘romane’ della guida) lo definisce “potente ma non ancora evoluto”. Va bene, vorrete qualche dettaglio in più, allora…. Aspettate, un celebre chef de cave ha detto che i grandi vini vanno raccontati con le sensazioni, non con i riconoscimenti, quindi vi diremo che la sua ricchezza è profonda, suadente, appagante, nel senso che ti fa venire voglia di berlo. Sì, berlo per trovare un’acidità pazzesca ma mai brutale, anzi rivelatrice di una grandissima annata, con una gustativa tesa, levigata, setosa, profonda, assolutamente champagne nella sua territorialità e mai vinoso, gustosamente sapido nel lunghissimo finale. Grande, veramente grande, coinvolgente proprio come ce lo ricordavamo. Mémoire de Vignes, nel senso che “segna la memoria”, come conclude brillantemente Alessandro Scorsone…
Voto: 94/100

Sta per uscire la nuova annata di Mémoire de Vignes, la 2011, che troverete recensita nella prossima edizione (2018-19) della guida Grandi Champagne, ma l’annata correntemente sul mercato è questa, la 2008. Pertanto, mi sento di consigliarvi di non lasciarvela scappare, perché combinazioni così felici tra abilità del produttore e annata d’eccezione non capitano così spesso. E non capita così spesso neanche un Pinot Noir in purezza di tale fattura e bevibilità.

Poi, se vi va, fatemi sapere le vostre impressioni…

Gli champagne Michel Arnould sono distribuiti in esclusiva da:
Balan – Tel. 049/9378058 – www.balan.it

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6 risposte a “Mémoire de Vignes: quando il Pinot Noir stupisce”

  1. Caro Alberto, è sempre un piacere leggere le sue osservazioni. Soprattutto quando, come in questo caso, coincidono con un acquisto fatto qualche mese fa e non ancora assaggiato! Questa bottiglia è infatti ancora nella mia cantina e pensavo di lasciarvela ancora un po’… Ora però la curiosità è troppo forte… le farò sapere al più presto!
    Saluti

    • Le consiglio di contattare l’importatore Balan per farsi dire con precisione chi ha questo champagne nella sua zona.

  2. Buonasera Alberto,

    mi accingo a seguire il suo invito nell’articolo qui sopra e a comunicarle le mie impressioni sulla prima delle tre bottiglie di Mémoire de Vignes 2008 che ho in cantina e che ho degustato ieri sera.
    Non è la prima volta che mi confronto con i millesimati di Michel Arnould ma devo dire che in questa occasione, come già da lei sottolineato, il piccolo produttore di Verzenay a mio modesto parere ha fatto proprio centro!
    Una bella interpretazione in “nero” di questa grande annata. Vino fresco e ancora dalla grande spinta acida, frutto ben presente e in evidenza. Pinot noir potente e in pieno divenire, Se queste sono le premesse non oso pensare cosa sarà tra qualche anno!

    Le auguro buon lavoro e come tanti appassionati non vediamo l’ora di poter avere tra le mani il libro “La mia champagne”, che sono sicuro sarà uno splendido esempio di come la dedizione e la passione per qualcosa si traduce su carta!

    Cordialmente.
    Claudio

    • Grazie dell’interessante contributo, dell’augurio di buon lavoro e… dell’attesa per il libro!

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